Come arrivare a Croda da Lago e al suo rifugio

Ultimo aggiornamento: 24.04.24

 

Il percorso di circa tredici chilometri che porta a Croda da Lago e al suo suggestivo rifugio Palmieri è una delle più ambite mete escursionistiche di Cortina d’Ampezzo, offrendo agli amanti del trekking e della montagna una eccezionale varietà di itinerari, con scorci e paesaggi da mozzare letteralmente il fiato. Scopriamo cosa ci riserva questa meraviglia della natura.

 

Si scrive Croda da Lago, si legge patrimonio geologico e paesaggistico inestimabile. E sì, perché questo massiccio montuoso delle Dolomiti che chiude a sud la Conca ampezzana, regala degli scorci davvero suggestivi che nessun’altra zona d’Italia è in grado di offrire. Il nome si deve al Lago Federa che sorge ai piedi del versante est (a 2.038 metri di quota) e sulle cui sponde si affaccia il celebre Rifugio Palmieri, costruito nel 1901 dalla guida alpina Giovanni Barbaria.

Facilmente raggiungibile dai sentieri del passo Giau e da Val Fiorentina, è stato il primo dei nove gruppi dolomitici a essere riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, estendendosi in tutta la provincia di Belluno, tra Cadore, Zoldano e Ampezzano. Pronti a partire con noi alla scoperta di questo straordinario tesoro delle Alpi e dei suoi spettacolari itinerari escursionistici? Allora zaino in spalla che si comincia.

Come arrivare al rifugio Croda da Lago

Ci sono diversi modi per raggiungere a piedi Malga Federa e il Rifugio Croda da Lago, ma gli accessi più battuti dagli escursionisti e dalle famiglie con bambini munite di zaino porta bimbo sono i seguenti:

Da Cortina d’Ampezzo, seguendo il segnavia CAI n. 432 che corre lungo una strada forestale asfaltata e attraversa il bosco per circa 5.000 metri. Il percorso arriva fino al lago di Federa ed è lungo otto chilometri con un tempo di percorrenza di un paio d’ore. La limitata asperità del terreno rende il sentiero adatto anche per chi vuole arrivare alla Croda in bici, mtb ed e-bike.

Una variante più suggestiva è sicuramente il nuovo percorso “Gores de Federa” (Gole di Federa), che all’altezza del ponte di Federa lascia la via normale per Croda da Lago (versante E) ed entra nel cuore del bosco, permettendo quindi di vivere un’esperienza unica a contatto con la natura. La deviazione è ben segnalata con un cartello e presenta diversi punti di vista panoramici con un susseguirsi di cascate, ruscelli e ponti.

Da Ru Curto, partendo dal ponte Curto situato a circa sette chilometri dall’accesso per il passo Giau (nelle vicinanze di un parcheggio gratuito dove lasciare l’auto) e facilmente raggiungibile dalla SP 638 che passa anche per Malga Peziè de Parù.

In questo caso bisogna prendere il segnavia n. 437 che permette di entrare subito nel bosco, conducendo a un bivio che porta a destra sul percorso 435 per Forcella Rossa del Formin e a sinistra sul sentiero 434 verso il Rifugio Croda da Lago.

Durante il cammino si aprono spettacolari panorami sulle Cinque Torri, l’Averau e Lagazuoi, mentre nel tratto finale si scorgono in basso il lago Federa e il suo rifugio. Il percorso è lungo circa cinque chilometri e richiede due ore e mezza abbondanti di cammino, con salite che in certi tratti diventano più impegnative.

Dal Passo Giau, partendo dalla chiesetta di San Giovanni Gualberto che fa da cornice allo spettacolare panorama sul massiccio del Nuvolau. Per raggiungere il rifugio croda da lago da passo Giau si deve prendere il sentiero 436 che porta prima alla Forcella Col Piombin e subito dopo ai prati del Monte Mondeval. Questo altopiano è famoso per il ritrovamento dei resti e del corredo funebre (esposti al museo Vittorino Cazzetta di Selva di Cadore) di un cacciatore vissuto qui oltre 7.000 anni fa e oggi soprannominato “l’uomo di Mondeval”.

Una volta superato il pianoro, il percorso prosegue verso forcella Ambrizzola, che offre una meravigliosa vista sulla conca ampezzana, e dopo un ultimo sforzo in leggera salita si arriva al lago Federa. La lunghezza complessiva dell’itinerario per arrivare a rifugio Palmieri da passo Giau è di sette chilometri circa, percorribili in poco più di tre ore a passo moderato.

Per tornare al punto di partenza bastA percorrere a ritroso lo stesso sentiero dell’andata, risalendo quindi alla Forcella Ambrizzola e passando poi per l’altopiano di Mondeval e Col Piombin.

 

Cosa vedere a Croda da Lago

Bene, ora che abbiamo scoperto come arrivare a Malga Federa, non ci resta che capire cosa vedere (e fare) nei dintorni. Dopo l’immancabile giro a Croda da Lago, si può sostare in una delle tante radure dove pascolano mucche e cavalli per godere di un panorama mozzafiato sulle Dolomiti: a ovest lo sguardo si perde tra le cime imponenti di Becco di Mezzodì e Monte Cristallo, mentre a est si scorgono distintamente la gradinata rocciosa sopra l’alpeggio di Federa e i Lastoi de Formin.

In effetti, il panorama è proprio uno dei punti forti di tutto l’anello della Croda da Lago, con spettacolari vedute sulle maestose cime dell’ampezzano incorniciate da immense lande verdi che infondono quiete e pace a chi ha il piacere di ammirarle. Sebbene il periodo ideale per fare questa escursione sia tra la primavera e l’estate, riteniamo che sia molto suggestiva anche nel periodo autunnale, quando i larici cambiano colore e tingono di giallo, rosso e arancione tutto il paesaggio.

Durante l’inverno, invece, la maggior parte dei sentieri diventano inaccessibili con le jeep, le bici e – talvolta – anche a piedi, quindi l’unico modo per raggiungere rifugio Palmieri e Croda da Lago è mediante un servizio navetta in motoslitta, che permette comunque di vivere un’esperienza emozionante grazie al manto bianco e ovattato della neve che ricopre ogni cosa.

Se capitate da queste parti, sarà d’obbligo una sortita delle Contrade ampezzane e naturalmente della Regina delle Dolomiti che, oltre a essere la meta per eccellenza del turismo invernale, è anche la più olimpica delle città italiane d’alta quota, visto che è l’unica località della nostra penisola ad aver ospitato i cinque cerchi due volte, ossia nel 1956 e – prossimamente – nel 2026 insieme a Milano.

Da non perdere, inoltre, lo struscio sul Corso Italia, dove tra shopping e aperitivi si potranno ammirare piccoli scorci delle Dolomiti Ampezzane, che offrono altre emozionanti escursioni sulla Tofana di Rozes, al Rifugio Croda Rossa e su altri laghi vicino a Cortina.

 

 

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