Come funziona lo scaldavivande elettrico

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Attraverso una guida dedicata ci avviciniamo al mondo dello scaldavivande, nella sua tipologia con alimentazione a corrente, capendone gestione e funzionamento

 

Per chi ama portarsi il cibo al lavoro, o trovare una soluzione alternativa al microonde, puntare su uno scaldavivande diventa quasi una scelta obbligata. Comprendere al meglio il funzionamento di un dispositivo simile, nella sua versione elettrica, crediamo possa aggiungere e migliorarne l’utilizzo, così da sfruttare al massimo le diverse qualità offerte dai prodotti presenti sul mercato. Il primo passo non può che muovere dalla comprensione delle parti che vanno a formare l’oggetto.

 

Struttura

Tutti i migliori scaldavivande hanno dalla loro una gestione dello spazio e della temperatura, ideale per chi cerca una soluzione rapida con cui portare a temperatura una determinata preparazione o alimento. Ma come si compone generalmente uno scaldavivande? A parte alcune variazioni e l’aggiunta sempre molto gradita di un termostato con cui variare a seconda dei gusti la preparazione e la temperatura di servizio. 

Gli elementi base che costituiscono questo utile strumento sono una vaschetta in acciaio o in un altro materiale termoresistente, un corpo motore che si occupa di mandare a temperatura gli alimenti contenuti e un cavo a cui collegare una presa di corrente, uno sfiato per il vapore e una chiusura ermetica che chiude e sigilla la parte superiore, proteggendo il contenuto ed evitando anche che certi liquidi si disperdano ovunque. 

 

 

Accortezze

Il posizionamento dello scaldavivande su una base comoda e stabile, è il primo requisito di cui è bene tenere conto, vista l’assoluta necessità di un controllo e una preparazione sicura e comoda. Tra i consigli forniti anche quello di evitare di far andare il dispositivo senza alimenti contenuti al suo interno, o posizionarlo accanto a delle fonti di calore. 

La presenza in alcuni modelli di una valvola di sfiato non è un mero orpello estetico ma nasce dall’esigenza di ridurre il più possibile la formazione naturale di condensa che può avvenire durante le diverse fasi di riscaldamento. Si procede all’apertura di questa valvola anche per eliminare la pressione interna, che a valori eccessivi può deformare definitivamente lo scaldavivande

Effettuare poi una pulizia approfondita del pentolino, asciugando poi completamente tutte le parti, vi consentirà di mantenere nelle migliori condizioni l’oggetto, evitando poi contatti con tra liquidi e spine elettriche. 

 

Impostazione del calore

Sfruttando una resistenza elettrica e un motore interno lo scaldavivande si struttura con una vaschetta in acciaio al cui interno inserire e conservare il cibo che si desidera poi scaldare una volta arrivati a destinazione. In alcuni modelli è sufficiente collegare l’oggetto a una presa di corrente, attendendo un tempo preimpostato così da avere la certezza di poter gustare un prodotto scaldato a puntino. In altre tipologie non manca poi anche un termostato regolabile, con una rotellina impostabile a seconda della temperatura che si preferisce. Si offre in questo modo maggior libertà all’utente che può impostare come meglio crede questo parametro.

Il design poi si diverte a proporre forme che rievocano i pentolini di una volta, con una chiusura ermetica superiore e una maniglia di trasporto tipo un classico scaldavivande, oppure optano per un oggetto dalle linee più morbide, che presenta oltre al corpo principale, anche una divisione degli scomparti, oppure una composizione del coperchio in cui gli spazi vengono sfruttati al massimo, inserendo magari un vano porta posate e un’etichetta identificativa su cui segnare il nome della persona o altre informazioni.

 

 

Gestione e cura

Non esistono particolari controindicazioni e specifici alimenti che non possono essere inseriti nello scaldavivande elettrico, dimostrando così la versatilità di un prodotto che nasce con lo scopo preciso di supportare l’utente durante tutto il processo di gestione e riscaldamento dei piatti. 

La stessa durata di un oggetto simile, se tenuto nelle migliori condizioni e seguendo i consigli su un corretto utilizzo, si allunga di molto. Alcune dritte? Fate attenzione a che il cavo non venga tirato in modo eccessivo o che il dispositivo rimanga collegato alla corrente anche dopo aver terminato le operazioni di riscaldamento degli alimenti.

Tra le istruzioni e le avvertenze c’è poi quella di non mettere nel frigo lo scaldavivande, o di collocarlo nella lavastoviglie. Verificate poi che non sia indicato anche altro riguardo i contenitori e la pulizia degli stessi. Seguendo queste regole e gestendo con cura il prodotto, potrete così beneficiare a lungo delle funzioni e della qualità di un lunch box, gustando così nel migliore dei modi il pranzetto che vi siete preparati e che offre il meglio una volta riscaldato.

 

 

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