Come funziona un metal detector? Quali metalli è in grado di rilevare? Quante tipologie di cercametalli esistono? Scopriamolo insieme.
Molti di noi, almeno una volta nella vita si sono trovati a dover passare attraverso una portata dotata di metal detector. Diverse strutture civili e militari sono attrezzate con questo particolare sistema di controllo, che punta a rilevare metalli sospetti ed eventuali armi non autorizzate, al fine di garantire la sicurezza degli edifici e delle persone che vi circolano all’interno.
I metal detector sono presenti negli aeroporti, nelle banche, negli uffici postali, nei tribunali, nelle carceri e in molti altri edifici dove è richiesto un livello di sicurezza abbastanza alto. È il caso di dire che oggi come oggi siamo tutti “scansionati” e quante volte in aeroporto il fastidioso segnale del metal detector continua a suonare nonostante ci siamo tolti di dosso tutti gli oggetti metallici.
Cosa rileva di specifico questo particolare dispositivo e come funziona? Vediamo insieme come funziona un cercametalli, quali sono i modelli più diffusi e quali metalli è in grado di intercettare.
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Tipologie di metal detector
Prima di vedere come funziona e cosa rileva un metal detector, è importante sapere che esistono diverse tipologie di cercametalli; i modelli infatti possono variare di dimensioni, a seconda dell’utilizzo che se ne deve fare.
Nel complesso si tratta di uno strumento che serve a intercettare la presenza di corpi metallici occultati all’interno di oggetti di altra natura. Il dispositivo può assumere diverse forme, in base alla funzione a cui esso è destinato.
Per esempio, se un metal detector deve rilevare elementi metallici sul corpo di una persona o all’interno di un bagaglio, il congegno avrà la struttura di un portale fisso, installato all’ingresso dell’edificio da monitorare (aeroporto, banca, ecc.).
Se invece l’apparecchio è destinato all’intercettazione di monete, manufatti in metallo, mine e altri ordigni, questo sarà caratterizzato da un corpo portatile e maneggevole. Il metal detector portatile è uno strumento molto utile che può essere utilizzato da archeologi, artificieri e semplici hobbisti a caccia di tesori sepolti.
Se siete degli appassionati di storia e volete tentare la fortuna, potreste prendere in considerazione l’idea di acquistare un metal detector economico, almeno per i primi tempi. In questo modo fareste un po’ di esperienza senza spendere troppi soldi e una volta che ci avrete preso la mano, potreste fare un “upgrade” e di conseguenza optare per uno strumento più potente, più preciso e più costoso.
Come funziona un metal detector e cosa segnala
Il metal detector è uno strumento di rilevazione a induzione elettromagnetica. In pratica, quando il congegno è attivo, emette un segnale radio che quando viene puntato verso il terreno, una persona o un oggetto, senza incontrare corpi metallici, si disperde.
Se invece le onde emesse, durante il loro percorso si scontrano con un metallo, rimbalzano e tornano indietro, attivando un segnale acustico che ci avvisa della scoperta. Per capire quali metalli possono essere intercettati da un metal detector, è necessario tenere in considerazione due fattori.
Il primo dipende dalla natura del metallo e da quella che è la sua risposta al segnale radio dal quale viene investito. Il secondo fattore dipende dal modello di metal detector che abbiamo in dotazione, in quanto ne esistono di diversi e ognuno di questi può essere destinato a funzioni di vario genere.
Inoltre è bene sapere che non tutti i metalli sono ugualmente rilevabili dal dispositivo. Ognuno di questi infatti, rispondendo in maniera diversa alle onde radio, può risultare più o meno facile da intercettare, a seconda delle dimensioni e delle intrinseche caratteristiche elettromagnetiche del metallo.
In pratica un metal detector capta la presenza di un metallo in base al suo livello di magnetismo e di conduttività. Per comprendere meglio ciò, è utile fare una distinzione tra due tipologie di metallo, ovvero quello magnetico e quello conduttivo.
Il primo viene attratto da un campo magnetico fisso, come per esempio quello creato da una calamita, mentre il secondo è un metallo che conduce corrente elettrica. In definitiva, quanto più un metallo risulta magnetico e conduttivo, tanto più avrà la possibilità di essere rilevato da un metal detector.
I metalli
In virtù di ciò che ora sappiamo, possiamo dividere i metalli in tre diverse categorie:
1 – Metalli ferrosi (fortemente magnetici e conduttivi)
2 – Metalli non ferrosi (non magnetici ma fortemente conduttivi)
3 – Acciai (non magnetici e debolmente conduttivi)
I metal detector manuali
Questi dispositivi sono strutturati in maniera tale da risultare leggeri e maneggevoli. Si tratta di strumenti che vengono utilizzati per la ricerca di oggetti preziosi, monete, ordigni bellici, ecc.
Solitamente sono in grado di rilevare anche la presenza di argento e oro, tuttavia potrebbero non intercettare i metalli non magnetici come per esempio il bronzo, l’alluminio e alcuni acciai inossidabili.
Tra i vari modelli esistono anche degli appositi cercametalli subacquei, che grazie alla loro particolare struttura ermetica, sono in grado di funzionare in presenza di un alto livello di salinità marina. In genere si tratta di dispositivi molto potenti, che possono essere usati anche su terra e segnalare qualsiasi tipo di metallo.
I metal detector di sicurezza
Come abbiamo già detto in precedenza, questi tipi di metal detector sono di grandi dimensioni e vengono installati all’entrata di edifici (banche, tribunali, aeroporti) particolarmente esposti a rischi (attentati, rapine, aggressioni).
Si tratta di congegni deputati al rilevamento di oggetti metallici (pistole, coltelli, ordigni, ecc.) occultati su persone o all’interno di borse e valigie. Di contro, non sono in grado di rilevare la presenza di oggetti preziosi.
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