Dove fare trekking in Lombardia: sei itinerari naturalistici da non perdere

Ultimo aggiornamento: 19.04.24

 

Da Mantova a Como, passando per il Parco Nazionale dello Stelvio fino ai laghi del Varesotto, la Lombardia è una regione che offre una serie infinita di alternative per chi vuole fare trekking e godere della bellezza del territorio.

 

Con l’arrivo dell’estate molte persone vengono colte dalla voglia irrefrenabile di organizzare delle avventurose escursioni in montagna alla scoperta della natura incontaminata e magari di qualche piccolo borgo storico che custodisca le tradizioni della nostra penisola.

Armati di tutto punto con lo zaino, i bastoncini da nordic walking e le migliori scarpe da trekking, non resta che scegliere il percorso più bello da intraprendere. In Italia c’è davvero l’imbarazzo della scelta, ma se state cercando una regione estremamente poliedrica dal punto di vista naturalistico, la Lombardia è sicuramente la più indicata. In questo articolo vi proponiamo sei itinerari a contatto con la natura che vi permetteranno di vivere un’esperienza indimenticabile.

 

1. Dal Passo del Vivione ai laghi del Venerocolo

Tra le provincie di Brescia e Bergamo, a circa 1.828 metri di altitudine, c’è una splendida conca naturale a cavallo tra il Monte Venerocolo e il Monte Tre Confini che ospita dei graziosi specchi d’acqua di varie dimensioni, conosciuti con il nome di laghi del Venerocolo.

Se volete intraprendere delle avventurose gite in Lombardia, potete percorrere il sentiero che parte da località Paghera (facilmente raggiungibile in auto da Schilpario) e prosegue lungo tutta la valle del Venerocolino.

Arrivati ai “canali del Rame” – così chiamati per le numerose miniere da cui si estraeva la calcopirite – si può imboccare una strada sterrata in leggera salita che permette di raggiungere in 45 minuti di cammino il pianoro dove sono situati questi splendidi laghetti alpini, tra cui il lago Bianco, con una superficie di circa 30.000 m², e il Lago Piccolo, di cui si può fare il periplo.

2. I sentieri nel Parco Nazionale della Val Grande

Nei confini della provincia del Verbano-Cusio-Ossola è situato uno scrigno di natura, tradizioni e leggende che prende il nome di Parco Nazionale della Val Grande. I suoi numerosi sentieri si snodano lungo le terre piemontesi, fiancheggiando la cima rocciosa della Laurasca che propone splendidi scenari naturali dove il cielo e le montagne si fondono insieme per regalare atmosfere magiche e ricche di fascino.

Il cammino prosegue lungo una stradina sterrata in salita (di una decina di chilometri circa), che porta alla testata della valle, costeggiando dei rifugi molto caratteristici dove sarà possibile ristorarsi con un bel piatto di polenta e un buon brasato. Subito dopo si può prendere un sentiero lastricato per raggiungere l’Alpe Balma (1544 m) e l’alpe Boschelli (1420 m), dove potrete ammirare delle splendide baite immerse in una foltissima vegetazione.

 

3. Wine trekking in Franciacorta

Se dopo aver visitato la Val di Fumo in Trentino, volete intraprendere un emozionante viaggio alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche della Lombardia, potreste optare per la splendida Franciacorta, una zona collinare situata tra Brescia e il Lago d’Iseo che vanta la più alta produzione di vino con metodo champenoise. Tra le località più incantevoli della valle merita sicuramente una capatina la città di Ome, caratterizzata da vasti terrazzamenti di vigneti a ridosso delle colline che preludono alle prealpi. Qui, come anche nelle vicine San Martino, Cellatica, Cologne e Cortefranca, potrete degustare il Satèn Martignac, dal perlage morbido e persistente, e il Rosè Le Rive.

Il wine trekking ovviamente esigerà una sosta obbligata presso le cantine della zona per scoprire tutti i segreti legati alla meticolosa lavorazione dei vini Franciacorta. Se, poi, avete intenzione di prolungare la vostra escursione di un paio di giorni, vi consigliamo di fare una tappa sull’alta via dell’Adamello, uno splendido percorso di trekking che costeggia il Lago della Vacca e permette di raggiungere il suggestivo Passo del Blumone.

4. Escursioni in Val Codera

Ogni trekker che si rispetti non può prescindere da un’escursione estiva in Val Codera, la meta preferita di tutti gli appassionati di montagna e natura. Tra i lago di Mezzola e le Alpi che separano l’Italia e la Svizzera ci sono tanti sentieri che attraversano la valle e lungo i quali sarà possibile visitare il castello della frazione di Mezzolpiano prima di imboccare la bellissima mulattiera per Cordera.

Visto, però, che in alcuni tratti il percorso diventa abbastanza sconnesso, sarebbe meglio evitare i sandali da trekking, che non potranno proteggere adeguatamente il piede dagli urti accidentali e dalle rocce appuntite che caratterizzano il tragitto. Superata la mulattiera, la strada sale verso Novate e si apre su uno splendido ponte in pietra sopra il torrente Codera per intercettare il percorso che porta al borgo San Giorgio.

Dopo aver visitato la zona, vi consigliamo di intraprendere il sentiero del Tracciolino, una suggestiva stradina di montagna scavata nella roccia che attraversa la Val dei Ratti e l’imponente diga di Moledana, prima di raggiungere il borgo di Verceia situato sulle sponde dell’incantevole Lago di Mezzola.

 

5. La Valtellina

Dagli affascinanti borghi arroccati agli scenari incontaminati delle Riserve Naturali, senza dimenticare le suggestive cime innevate delle Alpi, la Valtellina offre infinite possibilità a tutti gli amanti dell’escursionismo.

Tra i numerosi sentieri di alta montagna battuti dai trekker segnaliamo l’Alta Via della Valmalenco, che costeggia l’intera catena montuosa per una lunghezza complessiva di 110 km, e la Gran Via delle Orobie, di 140 km circa, che collega Delebio ad Aprica attraversando il Parco Nazionale delle Orobie Valtellinesi.

Agli escursionisti alle prime armi consigliamo invece la Via dei Terrazzamenti, lunga solo settanta chilometri e, quindi, meno faticosa delle precedenti, senza nulla togliere alla bellezza e alla spettacolarità degli scenari offerti. Il sentiero collega Morbegno a Tirano e attraversa gran parte della Valtellina, risultando ideale per delle piacevoli passeggiate lungo i terrazzamenti vitati che si perdono a vista d’occhio.

Il percorso prevede anche degli stop intermedi per ammirare, non solo l’incantevole paesaggio valtellinese, ma anche i numerosi edifici di interesse storico-artistico con archi ciechi e lesene che si stagliano sulle imponenti facciate.

6. Monte Resegone

Se capitate tra le provincie di Lecco e Bergamo, vi suggeriamo di fare un’escursione sul monte Resegone, la cui cima al tramonto si colora di rosa. Il trekking sarà più lungo e impegnativo rispetto ai precedenti, ma una volta arrivati in cima verrete ripagati dall’unicità di questo incantevole posto e dalla piacevole ospitalità del rifugio Azzoni.

Per raggiungere Punta Cermenati si può partire dai Piani D’erna e percorrere la strada asfaltata che da Versasio conduce a borgo di Costa, dove potrete ammirare la Cappelletta della Madonna del Resegone e sostare al Rifugio Stoppani.

Una volta superata la Val Comera, in quindici minuti di cammino si arriva al Passo della Sibretta, per poi proseguire su una mulattiera che permette di raggiungere in sicurezza il Canalone di Val Negra e il rifugio Azzoni poco sotto la cima.

 

 

 

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