Trekking a Portofino, le mete più belle da esplorare a piedi

Ultimo aggiornamento: 29.03.24

 

Il parco naturale di Portofino racchiude tanti tesori che gli appassionati di trekking in natura sapranno apprezzare in ogni stagione dell’anno

 

Fare trekking a Portofino consente di scoprire località caratterizzate dal sapore selvatico della macchia mediterranea. Il parco naturale che ne delimita i sentieri si estende per 80 km e racchiude un territorio di rara bellezza. Sono diverse le tappe che si possono raggiungere e anche i mezzi cui fare affidamento a parte le proprie gambe.

Infatti, si possono visitare questi luoghi percorrendo i sentieri, tutti ben evidenziati e facilmente identificabili, oppure si possono raggiungere le cale e le località più inaccessibili via mare. I battelli guidano i turisti fino all’interno delle insenature dove si possono scoprire perle di grande valore culturale e paesaggistico.

 

Il sentiero parte da Camogli

Dalla riviera di Levante parte il trekking. Questa cittadina si affaccia sul golfo Paradiso, è un tipico borgo marinaro caratterizzato da molte case terrane dipinte con colori vivaci. Il turista può trovare piacevole avventurarsi tra i caruggi esplorando il paese come fosse un sentiero della costa.

Dopo aver fatto rifornimento d’acqua e focaccia, vale la pena arrampicarsi lungo il sentiero che porta a San Rocco di Camogli, qui dall’alto del piccolo borgo è possibile godere di un piacevole panorama sul golfo Paradiso. Inoltre, si trova qui la chiesa di San Nicolò di Capodimonte, inserita nel patrimonio dei monumenti nazionali per la sua peculiare grazia e bellezza. Se non si ha voglia di arrampicarsi perché comporterebbe una deviazione verso Portofino, c’è a Camogli la spiaggia per fare il primo bagno della giornata. Sempre che non si tema il fastidio della salsedine durante la passeggiata.

 

Un tratto in battello

Una buona idea è prendere il battello che da Camogli porta a San Fruttuoso. È una tappa imprescindibile se ci si trova da queste parti ed è facile da raggiungere via mare da dove è possibile godere anche della gradevole visione dell’intero tratto di costa.

Il motivo principale per arrivare fino alla punta, è visitare l’abbazia di san Fruttuoso. Raggiungibile solo a piedi o via mare, rappresenta una perla di rara bellezza all’interno del parco. Donazione di privati al fondo FAI per la tutela dei beni ambientali e architettonici italiani, si tratta di una costruzione risalente all’VIII secolo di particolare fascino soprattutto per via della sua posizione a ridosso della costa. Nella baia di fronte all’abbazia è possibile fare immersione per ammirare il Cristo degli abissi, un’opera che si trova nel fondale dalla baia, realizzata nel 1954 dall’artista Guido Galletti.

Da qui è possibile continuare il percorso verso Portofino seguendo il sentiero che si dipana verso questa direzione. Non ci sono arterie stradali percorribili in auto, è dunque necessario scegliere se rientrare a Camogli via mare o procedere lungo uno dei sentieri che congiungono l’abbazia con gli altri paesi.

Il percorso che si dipana in mezzo alla natura è affascinante e suggestivo. Vale la pena affrontare qualche piccola difficoltà per godere di questo speciale trekking immersi all’interno della boscaglia. Prevale la natura tipica della macchia mediterranea, selvatica e brulla, da segnalare maestoso, il pino marino che domina questi luoghi svettando verso l’alto con i suoi rami imponenti.

I sentieri conducono a Portofino Vetta o Portofino Mare sono ben segnati ma con un gps da trekking sarà più facile seguire il percorso esatto e raggiungere la destinazione prefissata. In alcuni tratti il percorso è impegnativo, specie quando si svolge esclusivamente sotto il sole e non ci sono ripari. Ma tra una tappa e l’altra è possibile rifocillarsi con un bel bagno o semplicemente mettendo i piedi a mollo per rinfrescarsi e godere a pieno della rinfrancante attività fisica.

 

Come arrivare a Portofino

Proseguendo lungo il sentiero si incrociano diverse deviazioni che portano ad altrettante località panoramiche che hanno un loro fascino e meritano una visita. Va fatta una selezione però! Il territorio è vasto e offre tanti squarci gradevoli e in grado di impressionare il viandante con speciali suggestioni di colori, profumi e vedute mozzafiato sui promontori e le coste scoscese. Andare verso Portofino bassa permette di godere del paesaggio e limitare la difficoltà complessiva del percorso.

In alcuni tratti, infatti, il sentiero può apparire scosceso e franante, sarà bene valutare con cura le proprie condizioni fisiche e atletiche e non sottovalutare le varie difficoltà del terreno pur non trovandosi in montagna.

Attraversando località come Vessinaro, Cappelletta, San Sebastiano e infine Palara, segnalate lungo tutto il tratto, sarà possibile raggiungere l’ultimo tratto di sentiero. Qui una scalinata in pietra conduce verso il paese. A Portofino spiaggia ci si potrà concedere un piacevole bagno per liberarsi del senso di fatica accumulato lungo il percorso mediamente impegnativo.

Per tornare indietro al punto di partenza sarà possibile valutare diverse opzioni. Non ci sono solo i battelli, anche i treni collegano il tratto Camogli, San Fruttuoso, Portofino. Sarà importante considerare gli orari e la frequenza ridotta dei collegamenti a seconda della stagione. L’ipotesi di pernottare in paese non è di certo da scartare, seppure mediamente qui i costi per una camera siano più alti rispetto ad altre località minori.

Il cosiddetto Sentiero Liguria, è stato istituto dalla Regione per valorizzare il territorio promuovendo un tipo di turismo più lento e rispettoso dell’ambiente. Non comprende il solo Parco di Portofino, ma si snoda lungo tutta la costa ligure da ponente a levante, consente di raggiungere le diverse mete a piedi seguendo le indicazioni lungo il percorso.

Un modo di certo più calmo e appagante di vivere la vacanza a stretto contatto con una natura selvaggia e fortemente toccante. Date le condizioni climatiche della regione, prevalentemente miti, è possibile scegliere liberamente la stagione in cui visitare questi luoghi, e godere delle diverse sensazioni che trasmettono mare e scogliere in estate o in inverno.

 

 

 

 

 

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