I 9 Migliori Telescopi del 2023

Ultimo aggiornamento: 29.05.23

 

Telescopio – Opinioni, Analisi e Guida all’acquisto

 

Che siate astrofili principianti o astronomi di professione, la nostra guida vi aiuterà a orientarvi nell’acquisto di un telescopio adatto alle vostre esigenze e, possibilmente, anche economico. 

Come nel caso del Bebang Pro 70-400, dal costo accessibile e adatto anche ai neofiti dell’astronomia; segue lo Svbony SV25, appartenente alla stessa fascia di prezzo ma caratterizzato da prestazioni leggermente inferiori.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Gli 9 Migliori Telescopi – Classifica 2023

 

 

Telescopio astronomico

 

1. Bebang Telescopio Astronomico Kit Completo Pro 70-400

 

Uno dei migliori telescopi rifrattori in classifica è questo modello proposto da Bebang, equipaggiato con due oculari di diverso diametro, da 6 e 25 mm, in grado di correggere le anomalie cromatiche dell’ingrandimento e minimizzare la comparsa di aloni sui contorni dei soggetti osservati.

La lunghezza focale è di 400 mm e nella dotazione sono inclusi quattro filtri colorati che riducono l’abbagliamento e aumentano il contrasto dei corpi celesti nell’osservazione diurna per migliorarne la definizione.

Il modello dispone anche di un sistema azimutale, con il quale è possibile orientare l’asse ottico sia in verticale sia in orizzontale per consentire una visione a 360°, evitando che nello spostare il telescopio sull’asse altitudinale si vada a modificare anche l’allineamento delle lenti.

Un’altra caratteristica che ci ha particolarmente colpiti di questo dispositivo e che lo ha reso uno dei più venduti online è la qualità dei materiali. Realizzato in plastica ABS e lega di alluminio, si dimostra non solo leggero e facile da trasportare, ma anche altamente resistente alla ruggine e all’usura.

Nella confezione è presente anche un supporto per lo smartphone che vi permetterà di collegare il vostro dispositivo mobile per scattare delle meravigliose foto delle immagini catturate.

 

Pro

Ingrandimento: Grazie alla montatura altazimutale a testa fluida e alla lunghezza focale di 400 mm con rapporto f/12.8, l’ingrandimento risulterà ottimale anche quando si punta a oggetti particolarmente distanti.

Versatile: Si rivela ideale, non solo per le osservazioni celesti, ma anche per lo studio della natura terrestre e per il birdwatching.

Facile da usare: La presenza di un pulsante per la regolazione della messa a fuoco e di due lenti facili da montare e smontare ne rende l’utilizzo estremamente semplice anche per i più piccoli e i meno esperti.

Prezzi bassi: Secondo i pareri degli acquirenti, il Bebang Pro 70-400 è uno dei migliori telescopi del 2023 per l’ottimo compromesso tra qualità, prestazioni e prezzo.

 

Contro

Entry level: Si tratta di un ottimo telescopio ma di fascia economica, quindi indicato soprattutto per i ragazzi e i principianti che si cimentano per la prima volta nello studio dell’astronomia.

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Telescopio rifrattore

 

2. Svbony SV25 Telescopio Bambini Adulti 420/60mm

 

Il telescopio rifrattore Svbony SV20, invece, è leggermente superiore rispetto al modello esaminato in precedenza, infatti monta un’ottica dal diametro di 80 mm con una lunghezza focale di 400 mm, contro i 70-360 mm dell’ottica posseduta dal telescopio ESSLNB.

Per molti è il miglior telescopio perché dotato di treppiede regolabile di tipo fotografico in alluminio, resistente ma leggero, due oculari intercambiabili Kellner da 1,25 pollici, uno da 9 mm e uno da 20 mm di diametro, una lente Barlow 3x, uno specchio zenitale angolato a 90°, un mirino 5×20, un adattatore per lo smartphone, una mappa delle costellazioni e il manuale delle istruzioni.

Come l’ESSLNB esaminato in precedenza, anche Svbony SV20 è un telescopio versatile, utile anche per l’osservazione della natura, per il birdwatching e per gli eventi sportivi; le prestazioni leggermente superiori si traducono in un costo maggiore però, inoltre ha una pecca per quanto concerne le istruzioni, presenti solo in cinese e inglese.

Se non sapete dove acquistare nuovo questo modello, cliccate sul link in basso.

 

Pro

Ottica: L’ottica è di buona qualità e anche superiore rispetto al telescopio ESSLNB: il diametro dell’obiettivo è di 80 millimetri infatti, e la lunghezza focale di 400 millimetri.

Corredo accessori: Anche il telescopio Svbony possiede una buona dotazione di accessori, analoga a quella posseduta dall’ESSLNB; l’unica eccezione è il filtro per le osservazioni lunari, di cui l’SV20 è privo.

Versatile: Se sottoposto a comparazione con il modello esaminato in precedenza, anche l’SV20 è caratterizzato da un’ampia versatilità di impiego, dalle osservazioni astronomiche fino a quelle naturalistiche, birdwatching, concerti ed eventi sportivi.

 

Contro

Istruzioni: Purtroppo il manuale delle istruzioni è scritto soltanto in cinese e inglese, quindi il montaggio e la messa a punto per i diversi utilizzi risultano complicati da eseguire.

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Telescopio Celestron

 

3. Celestron 822025 Telescopio 130EQ

 

Anche il Celestron 130 EQ è un telescopio riflettore newtoniano a tubo corto, ma è caratterizzato da un livello qualitativo nettamente superiore rispetto a entrambi i modelli esaminati in precedenza. La ditta americana è ben nota per gli elevati standard produttivi dei suoi telescopi, molto apprezzati soprattutto in ambito professionale.

Il telescopio Celestron 130EQ, infatti, possiede un cercatore Star-Pointer integrato, un’ottica del diametro di ben 130 millimetri con una lunghezza focale di 650 millimetri, grazie alla quale potrete chiaramente distinguere le fasce nuvolose di Giove e persino gli anelli di Saturno (non certo il telescopio spaziale james webb ma di gran qualità).

Anche i materiali sono di costruzione eccellente; a differenza di altri modelli venduti online il treppiede è realizzato in acciaio invece che in alluminio, inoltre è dotato di montatura equatoriale CG-3 alla tedesca, predisposta per la motorizzazione su un asse.  Il corredo di accessori include un oculare da 20 millimetri con fattore di ingrandimento 33x e uno da 10 millimetri con fattore 65x: un valido telescopio astronomico professionale.

 

Pro

Alta qualità Celestron: Il marchio è uno dei più famosi nel settore di produzione dei telescopi. Questa ditta americana, infatti, è apprezzata soprattutto per l’alta qualità e l’affidabilità dei suoi strumenti di osservazione.

Ottimi materiali: Il livello qualitativo lo si nota anche dagli materiali di fabbricazione; il treppiede è realizzato in solido acciaio ed è dotato anche di una montatura equatoriale predisposta per essere motorizzata su un asse.

Ottica eccellente: 130 millimetri di diametro per una lunghezza focale di ben 650 millimetri, con questi presupposti potrete tranquillamente spingervi fino a Giove e Saturno, anche se non fisicamente.

 

Contro

Pesante: È solido e robusto ma anche pesante, quindi spostarlo richiederà attenzione e anche un po’ di fatica; inoltre le prestazioni, per quanto superiori, sono comunque di tipo entry level.

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Telescopio professionale

 

4. Slokey Discover the World Telescopio Astronomico Professionale

Se non avete un capitale da spendere e non cercate l’equivalente del telescopio Hubble, quello di Slokey potrà soddisfare il vostro desiderio di esplorare il cielo senza grosse pretese. Caratterizzato dall’obiettivo Barlow 2x, assicura una buona qualità ottica, con immagini nitide e cromaticamente appaganti.

La struttura è in lega di alluminio, molto leggera, infatti pesa circa 85 g e perciò è molto facile da trasportare (non certo come un telescopio webb), per cui non avrete difficoltà a esplorare le stelle anche all’aperto.

Se desiderate una lente più potente, potrete optare anche per la Barlow 3x o la 5x, sempre per un costo interessante. Si tratta di un modello basico, ma in questo modo non dovrete andare alla ricerca di un telescopio usato per risparmiare. 

Pro

Costo: Non dovrete spendere troppo se cercate un telescopio Amazon a buon prezzo e dalle caratteristiche interessanti.

Obiettivo: Qui abbiamo il Barlow che può essere scelto tra 2x, 3x e 5x, per garantire immagini di qualità per chi non pretende di avere in casa un telescopio James Webb.

Leggero: Non pesa più di 85 g, grazie alla struttura in lega di alluminio, per cui non sarà difficile portarlo in giro con sé.

Contro

Basico: Non è un Hubble, telescopio super potente, ma se non avete grosse pretese riuscirete a distinguere bene i pianeti. 

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Telescopio riflettore

 

5. Seben 1000-114 Star-Sheriff EQ3 Telescopio Riflettore con “Big Pack”

 

Con il telescopio riflettore Star Sheriff EQ3 1000-114, prodotto dalla ditta Seben, ritorniamo nella fascia dei prodotti destinati all’uso dilettantistico, come ampiamente testimoniato anche dal prezzo accessibile.

A differenza degli altri modelli amatoriali con cui lo abbiamo messo a confronto, il telescopio Seben ha il pregio di possedere un’ottica di tutto rispetto: con uno specchio da 114 millimetri di diametro che rimanda a una lunghezza focale di ben 1.000 millimetri. Inoltre è predisposto per il montaggio di diversi e ulteriori accessori, come i servomotori per il movimento e l’adattatore per le fotocamere reflex, particolarmente utile per coloro che praticano l’astrofotografia.

Ha anche una ricca dotazione di accessori che comprende quattro oculari ad alte prestazioni di diversa misura, con relativa custodia protettiva, una lente d’inversione, una lente di barlow e altro ancora. L’unica pecca sono le istruzioni del tutto insufficienti, che hanno dissuaso dall’acquisto proprio i principianti a cui è destinato.

 

Pro

Ottica: Fatta eccezione per i telescopi Celestron, ovviamente, tra i diversi modelli amatoriali esaminati nella nostra guida, il Seben è quello caratterizzato dall’ottica migliore, con una lunghezza focale che raggiunge i 1.000 millimetri.

Big-Pack: Il Seben è ha una dotazione di accessori costituita da quindici diversi elementi, tra cui ben quattro oculari ad alte prestazioni di diverse misure, ognuno completo di custodia protettiva.

Predisposto per ulteriori accessori: Non soltanto è predisposto per il montaggio dei servomotori, ma è completo anche di adattatore per le fotocamere reflex.

 

Contro

Manuale d’uso: Le istruzioni sono insufficienti e per giunta imprecise, e hanno indotto molti principianti a restituirlo dopo l’acquisto; quindi è consigliato a chi ha almeno le conoscenze di base per montarlo e farlo funzionare adeguatamente.

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Telescopio per bambini

 

6. Ecoopro Telescopio Astronomico 70 mm

 

Il modello in questione è stato apprezzato soprattutto per il suo prezzo ridotto, infatti è il più economico tra tutti quelli esaminati nella nostra guida. Non poteva essere diversamente, del resto, dal momento che si tratta di un telescopio per bambini.

Trattandosi di un modello a basso costo è realizzato con materiali sintetici, anche se l’ABS Premium del corpo principale offre una buona resistenza. Il treppiede è in alluminio, invece, e a differenza dei primi modelli esaminati, non è regolabile in altezza. La dotazione di accessori, però, è fornita secondo gli standard di questa fascia di prezzo, quindi include i due oculari, il filtro per le osservazioni lunari, il mirino e lo specchio zenitale.

Gli acquirenti lo ritengono un buon telescopio a patto però che lo si prenda per ciò che è: un giocattolo educativo destinato prevalentemente ai bambini dai 6 anni in su, del tutto inadeguato per le esigenze di un astrofilo.

 

Pro

Economico: Il prezzo è quanto di più basso possiate sperare di trovare, ma è perfettamente in linea con le prestazioni offerte dal telescopio, che è pensato per i bambini dai sei anni in su.

Accessori standard: A differenza di altri modelli giocattolo, è un telescopio a tutti gli effetti e quindi dotato degli accessori standard: treppiede in alluminio e due oculari intercambiabili, con fattori di ingrandimento 18x e 60x

Leggero: Grazie al corpo principale realizzato in ABS acrilico di qualità Premium, il telescopio  è resistente e anche molto leggero, facile da maneggiare per un bambino.

 

Contro

Giocattolo: Ovviamente è un telescopio giocattolo; se ambite a osservazioni astronomiche realmente soddisfacenti, dovrete spendere tutt’altra cifra.

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Telescopio newtoniano

 

7. Celestron NexStar 130 SLT Telescopio, Acciaio, Tubo Ottico Newton

 

Ancora una volta la ditta Celestron dimostra di essere uno dei brand preferiti dagli acquirenti, stavolta con il telescopio newtoniano NexStar 130SLT che, come i più esperti avranno facilmente intuito dalla sua denominazione, appartiene alla serie dei telescopi computerizzati dell’azienda.

Come il 130EQ esaminato in precedenza, anche il 130SLT è un telescopio Entry Level, ma anche se è basato sulla stessa ottica 130mm-650mm, si colloca in una categoria decisamente superiore; infatti integra il cercatore Star-Pointer, i servomotori regolabili con nove diverse velocità di rotazione e il computer NexStar completo di software TheSky, con un database di oltre 4.000 oggetti.

Come potete intuire dalle specifiche, però, il prezzo è all’altezza delle prestazioni offerte, nonostante tutto rimane accessibile anche per gli astrofili, soprattutto per i più esigenti che preferiscono investire qualcosa in più per avere una resa di qualità superiore. L’unica pecca è la dotazione di accessori, ridotta a due soli oculari.

 

Pro

Qualità superiore: Stavolta non si tratta soltanto del brand, ma anche della tipologia di telescopio; il NexStar 130SLT infatti, nonostante sia un modello entry level, è dotato di servomotori e computer.

Software TheSky: Il rinomato software di osservazione di Celestron, perfino nella sua versione base, è dotato di un database di tutto rispetto: oltre 4.000 oggetti tra pianeti, nebulose, stelle e comete.

Motorizzato: Inquadrare i corpi celesti desiderati è un gioco da ragazzi, grazie al computer che controlla direttamente i servomotori; ovviamente è possibile usarlo anche manualmente.

 

Contro

Poco accessoriato: La dotazione accessori è a dir poco spartana e consta soltanto di due oculari, anche la lente di Barlow va acquistata a parte quindi, se non la possedete già.

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Telescopio Computerizzato

 

8. Celestron NexStar 6SE Telescopio

 

La scelta di un buon telescopio catadiottrico, passa anche da una costruzione affidabile e un sistema di puntamento pratico e versatile. In questo contesto, la proposta Celestron riesce a dire la sua, con una meccanica adatta sia agli appassionati sia agli amatori che vogliono iniziare ad esplorare la volta celeste.

Per semplificare la ricerca, è stata inserita la funzione SkyAlign, ottima per chi posizionare e procedere a una rapida individuazione di un pianeta o una stella grazie al sistema semplificato di triangolazione. Una pulsantiera laterale aiuta a gestire i vari parametri, con un’ottica E-lux 25mm (60x) efficace e luminosa.

A completare l’elenco delle qualità forti di questo oggetto, ci pensa la montatura monobraccio Nexstar SE, poggiata su un treppiede stabile e comodo anche per uscite all’aperto.

 

Pro

Affidabilità: Il sistema di puntamento sfrutta la tecnologia SkyAlign, utile a trovare la giusta posizione di una stella, con una gestione della triangolazione perfetta anche per chi non ha una conoscenza approfondita del cielo.

Trasporto: Pur avendo una struttura robusta, il modello Celestron 6SE è un buon compagno di osservazione da portare anche fuori casa. Il corpo principale e la zona del treppiede, possono essere smontati in pochi minuti, adattandosi bene anche a basse temperature.

Design: Il telescopio è un mix efficace di meccaniche, ottiche e software. L’esperienza Celestron nella creazione di un oggetto solido e con cui godere della vista di stelle e pianeti lontani, sposa la tecnologia, con un braccio robotizzato di buona resa.

 

Contro

Software: Il programma contenuto nel CD non presenta tra le opzioni la lingua italiana, un ostacolo per chi non conosce troppo la lingua e che limita in modo parziale le possibilità di beneficiare di queste opportunità e risorse digitali.

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Telescopio compatto

 

9. Celestron NexStar 8SE Telescopio compatto

 

Il modello Celestron NexStar 8SE, riunisce possibilità e uno stile che mette d’accordo sia i neofiti, sia gli appassionati dell’esplorazione celeste. Le funzioni che lo caratterizzano si appoggiano su una meccanica versatile e di qualità, con un’ottica ben protetta da polvere e cambi di temperatura.

La lunga focale consente di scrutare il cielo, beneficiando di una resa luminosa degli oggetti messi a fuoco, senza però incidere in modo pesante sulla grandezza e l’ingombro complessivo. Un aspetto che si traduce poi in un’ottima portabilità. Il sistema meccanizzato, grazie anche alla tracciatura SkyAlign, aiuta a prendere le giuste coordinate, gestendo il tracciamento a partire da tre stelle come riferimento.

In più, il software della pulsantiera si può aggiornare senza difficoltà e dona all’utente una risorsa in più con cui esplorare e regolare via computer movimento e scatti. Il treppiede accompagna al meglio durante le osservazioni, con una buona riuscita anche in fase di riprese e scatti fotografici.

 

Pro

Dimensioni: Con i suoi 15 chili di peso, il modello NexStar 8SE realizza un connubio tra sostanza e praticità. Semplice da montare, può accompagnare l’utente anche nel corso di uscite fuori casa, con un treppiede che si mantiene stabile.

Praticità: Il supporto motorizzato si unisce alla bontà dell’ottica Celestron, in un mix che dona immagini nitide sia dei corpi celesti inquadrati, sia di paesaggi e fauna terrestre.

Rapporto qualità/prezzo: Pensato per chi vuole iniziare a fare un salto di qualità, il telescopio Celestron presenta un insieme di funzioni di tracciamento e osservazione che non deludono, con in più una linea solida e proporzionata alla spesa richiesta.

 

Contro

Pulsantiera: Emergono problemi legati a fissaggio e posizionamento dei comandi. La pulsantiera fatica un poco a trovare la giusta collocazione una volta rimossa dalla sua sede.

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Accessori

 

Oculari per telescopio

 

Celestron CE93316 Oculare Serie Omni

 

Se siete interessati ad ampliare la dotazione di accessori del vostro strumento di osservazione astronomica, è fondamentale cominciare innanzitutto dagli oculari per telescopio.

Anche in questo caso la ditta Celestron offre i prodotti migliori, nella fattispecie gli oculari appartenenti alla Serie Omni; il CE93316 ha una lunghezza focale di 4 millimetri ed è indicato soprattutto per le osservazioni di oggetti luminosi e contrastati con un fattore di ingrandimento molto elevato.

Il diametro del barilotto è di 31,8 millimetri, ed è filettato per consentire il montaggio dei filtri, inoltre è completo anche di paraluce in gomma e tappi di protezione.

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Guida all’acquisto – Come scegliere i migliori telescopi?

 

Uno strumento antico di millenni

L’osservazione delle stelle è una pratica che l’uomo compie da millenni, ormai, prima a occhio nudo e poi con l’ausilio di rudimentali telescopi divenuti sempre più sofisticati col passare del tempo e con l’evoluzione tecnologica. La passione per l’astronomia è uno dei passatempi più belli ed educativi che ci possano essere, ma per un principiante è arduo districarsi tra calcoli delle coordinate e mappe delle costellazioni, di conseguenza è altrettanto difficile sapere quale telescopio comprare in base alle proprie esigenze, specialmente considerando il prezzo di questi strumenti.

 

 

I modelli più economici partono dai 70-80 euro a salire, infatti, e tutti gli esemplari venduti a una cifra inferiore non sono altro che dei meri giocattoli, dei telescopi realizzati con materiali super economici che offrono prestazioni minime e sono destinati soprattutto ai bambini, per introdurli allo studio dell’astronomia.

Capire come scegliere un buon telescopio, quindi, diventa vitale per evitare di fare un acquisto sbagliato, a prescindere dalla spesa.

 

I telescopi rifrattori

Innanzitutto bisogna decidere a quale caratteristica dare la priorità, se la nitidezza e la chiarezza delle immagini oppure l’ingombro dello strumento, in modo da individuare il tipo più adatto, riflettore o rifrattore.

Gli astrofili, per esempio, preferiscono i telescopi rifrattori per la prima ragione, e cioè per l’elevata resa in termini di nitidezza; le lenti, infatti, esaltano la luminosità e restituiscono un’immagine chiara e ben contrastata, quindi sono ideali nell’osservazione della Luna e degli altri pianeti. Il loro difetto, però, viene fuori quando si punta il telescopio verso una stella, magari un sistema binario, o verso una nebulosa. In quel caso l’esaltazione della luminosità si traduce in una netta perdita di contrasto, e quindi di nitidezza; un sistema di stelle binarie, quindi, invece di essere percepito distintamente sarà visto come una sola macchiolina di luce dalla forma ovale.

L’ulteriore aspetto problematico dei telescopi rifrattori è dato dalla lunghezza focale e dalla dimensione delle lenti, che più aumentano di dimensione più vanno incidere pesantemente sulle dimensioni complessive, sul peso e sul prezzo d’acquisto. Un telescopio rifrattore con lente da 150 millimetri di diametro può arrivare a costare oltre 600 euro, soprattutto se è motorizzato, mentre un modello con lente da 70 o 80 millimetri di diametro con puntamento manuale può oscillare dagli 80 ai 150 euro circa, a seconda del brand e della dotazione di accessori.

Questi ultimi non sempre sono inclusi nella confezione, soprattutto i modelli di fascia medio-alta tendono a essere estremamente spartani sotto questo aspetto, quindi a seconda del caso bisogna tenere conto di una eventuale spesa aggiuntiva per ampliare il corredo di filtri e di oculari, in modo da incrementare la gamma di osservazioni possibili.

 

I telescopi newtoniani

I telescopi riflettori invece, che da questo momento chiameremo newtoniani per evitare di confonderli con i telescopi rifrattori, sono caratterizzati soprattutto da dimensioni e peso contenuti, perché il sistema a specchi consente di ridurre le dimensioni del corpo principale senza sacrificare la lunghezza focale.

 

 

I telescopi newtoniani sono preferiti da chi ha poco spazio a disposizione e da coloro che amano fare osservazioni del cielo notturno da zone remote, e quindi cercano uno strumento leggero e poco ingombrante, facile da trasportare. La limitazione di questo tipo di telescopi è data da una notevole riduzione della luminosità catturata, e quindi risultano meno prestanti nell’osservazione di corpi celesti come satelliti e pianeti, ma proprio per questa ragione, invece, rendono molto meglio nell’osservazione delle stelle e delle nebulose, che riescono a catturare in tutta la loro gamma di contrasti.

Anche in questo caso il prezzo varia in base alle dimensioni dell’ottica, alla lunghezza focale e alla presenza o meno di ulteriori accessori, come i servomotori per il movimento e il computer con il database delle coordinate per il puntamento. In questo caso la cifra può variare dai 200 euro dei modelli più economici fino ai 5.000 euro e oltre dei modelli professionali, con particolare attenzione alla fascia dai 350 ai 700 euro circa, dove si possono trovare ottimi telescopi newtoniani adatti anche ai principianti, completi di servomotori e computer.

 

 

 

Domande frequenti

 

Chi ha inventato il telescopio?

Le proprietà delle lenti erano note fin dalla più remota antichità, quando venivano usate principalmente per concentrare i raggi solari e accendere il fuoco. Gli antichi assiri avevano creato dei telescopi e dei cannocchiali molto rudimentali già quattro millenni fa, per usarli nell’osservazione del cielo notturno, mentre ai tempi dell’impero romano le lenti venivano usate soprattutto come strumento di correzione ottica e di ingrandimento.

Successivamente, durante il XIII secolo, il frate francescano Roger Bacon si dedicò ampiamente allo studio delle lenti scoprendone le proprietà di rifrazione e spianando la strada alla nascita dei moderni telescopi; il primo dei quali venne messo a punto nel XVII secolo dall’ottico tedesco naturalizzato olandese Hans Lippershey.

La creazione di Lippershey era grezza, però, in quanto basata sugli stessi modelli di telescopi e cannocchiali dell’era arcaica, risalenti agli assiri, di conseguenza il suo modello era penalizzato da una resa ottica grossolana e da una pessima risoluzione dell’immagine. Fu a questo punto che Galileo intervenne migliorando lo strumento, ottenendo così il merito di aver perfezionato e, di conseguenza, “creato” il telescopio così come lo conosciamo oggi.

 

Come è fatto un telescopio?

Innanzitutto bisogna fare una differenza tra i telescopi ottici e quelli elettronici, come il radiotelescopio tanto per fare un esempio. I telescopi ottici sono i più diffusi ovviamente, in quanto vengono usati non soltanto dagli astronomi ma anche da astrofili, appassionati e semplici curiosi, mentre quelli elettronici hanno costi elevatissimi e sono quindi destinati prevalentemente a istituzioni di ricerca e alle università. I telescopi ottici possono a loro volta essere di tre tipi diversi: i telescopi rifrattori, i telescopi riflettori, detti anche newtoniani, e i telescopi catadiottrici.

Tutti e tre i tipi sono accomunati dal fatto di possedere un tubo cilindrico come corpo principale, per cui le differenze sono relative soltanto all’ottica. I telescopi rifrattori per esempio, all’interno del tubo possiedono una serie di lenti che sfruttano appunto il fenomeno della rifrazione per rimandare l’immagine ingrandita e capovolta nuovamente nel verso giusto verso l’oculare.

I telescopi riflettori, invece, sono caratterizzati da un tubo più corto e più largo rispetto a quello dei rifrattori, al cui interno è posto uno specchio circolare convesso che concentra e rimanda l’immagine direttamente verso l’oculare, senza farla passare attraverso altre lenti.

Il telescopio catadiottrico è analogo a quello riflettore, ma in più possiede una lastra correttrice che ne migliora le prestazioni e la nitidezza.

 

 

 

Come utilizzare un telescopio

 

Come funziona un telescopio

Il principio di funzionamento di un telescopio varia in base alla sua tipologia. Nei telescopi ottici per esempio, le lenti servono a catturare, focalizzare e concentrare la luce per poi rimandarla all’oculare, oppure a uno strumento di acquisizione immagini. Quest’ultimo può essere una fotocamera oppure, nei modelli elettronici, un sensore CCD o uno spettrografo.

 

 

I telescopi totalmente elettronici, invece, hanno un principio di funzionamento analogo a quello dei telescopi ottici soltanto che le lenti sono sostituite da parabole che servono a catturare, focalizzare e rinviare le onde radio, i raggi X oppure i raggi gamma, al relativo ricevitore a seconda del tipo di telescopio; quindi all’antenna radio, allo spettrografo e ai sensori per raggi X e Y.

Nei telescopi ottici c’è un’ulteriore differenziazione, ma il principio di funzionamento alla base rimane lo stesso. Abbiamo già accennato che i telescopi rifrattori utilizzano diverse lenti in modo da sfruttare appunto l’effetto di rifrazione in modo da restituire un’immagine che non soltanto è ingrandita e messa a fuoco, ma risulta anche visibile nel verso giusto e non capovolta.

I telescopi riflettori, invece, sono privi di lenti e sul fondo del corpo cilindrico, di solito più largo e corto rispetto a quello dei telescopi rifrattori, possiedono uno specchio circolare convesso. Quest’ultimo riflette la porzione di cielo verso la quale viene diretto, concentrandola su un secondo specchio zenitale che la rimanda direttamente all’oculare.

Esistono anche modelli ottici con schemi misti, ovvero dotati sia di specchio sia di elementi correttivi, lenti o lastre, come i telescopi catadiottrici per esempio; il vantaggio di combinare entrambi i sistemi ottici è quello di poter ridurre notevolmente le dimensioni del telescopio senza andare a intaccare la lunghezza focale dello strumento.

 

 

Come puntare un telescopio

Anche il puntamento di un telescopio dipende dal tipo di strumento e dalla presenza o meno di componenti elettroniche. I telescopi vanno puntati manualmente con l’ausilio dell’apposito mirino, quest’ultimo può essere montato separatamente rispetto all’oculare oppure integrato con lo stesso, ma in ogni caso è collocato parallelamente al corpo principale del telescopio. In tal modo si facilita il puntamento a vista sull’oggetto, sia esso la Luna o un altro pianeta.

Tenendo conto della rotazione terrestre, quindi, gli oggetti puntati saranno in costante movimento rispetto al punto di osservazione, che va quindi continuamente compensato con piccole e continue correzioni manuali.

Alcuni telescopi, però, sono dotati di microcomputer e servomotori, quindi possono effettuare sia il puntamento sia le successive correzioni in maniera semplice, inserendo direttamente nel computer le coordinate dell’oggetto da osservare.

 

 

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