Suggerimenti per chi non teme di sporcarsi le mani, realizzando così un modello pieghevole da posizionare a parete, pratico e funzionale.
Realizzare da soli un ottimo tavolo pieghevole posizionato a parete non è un’impresa impossibile. Importante è munirsi degli strumenti adatti allo scopo. In questo modo risulterà più facile procedere nella composizione e nell’assemblaggio, puntando anche sulla qualità delle materie prime e degli attrezzi con cui poter lavorare i diversi materiali fino a unire tutte le parti verso il risultato finale.
La preparazione
Per prima cosa è essenziale tenere presente che un progetto preliminare deve essere il primo step da compiere per chi sta cercando una dimensione adeguata e non vuole perdere nulla in quanto a gestione e precisione dei diversi aspetti chiave che girano intorno alla costruzione di un oggetto simile. Lo studio poi dello spazio a disposizione è un’altra incognita con cui confrontarsi. Apertura e chiusura del tavolo non dovrebbe andare a intralciare il normale svolgimento e il passaggio delle altre persone. Un tavolo pieghevole a muro ha lo scopo fondamentale di contribuire a un’ottimizzazione degli spazi senza far venire meno tutta la praticità e funzionalità dell’opera.
Utensili
Per procedere in modo spedito così da lavorare con precisione seguendo poi linee e curve tracciate sul parte in legno è opportuno recuperare alcuni strumenti come un trapano avvitatore, una levigatrice per il legno, un seghetto alternativo e la vernice con cui dare un tocco di colore al vostro nuovo tavolo.
Il primo strumento, ovvero il trapano avvitatore dovrebbe far parte della dotazione standard di chi si dedica spesso a lavori fai da te in casa o per altre operazioni di montaggio e smontaggio. Comodo e gestibile senza problemi consente non solo di effettuare fori per il passaggio di viti o altro ma ha in più la comoda funzione di avvitatura rapida. È una qualità che può tornare molto utile per velocizzare i tempi e avere anche una stretta e un fissaggio serrati al meglio.
Per carteggiare e rimuovere il vecchio strato di vernice oppure predisporre al meglio il legno su cui si desidera lavorare, eliminando eventuali imperfezioni il dispositivo di cui si ha bisogno è la levigatrice. Questo lavoro si può realizzare anche a mano con il supporto di una carta vetrata. In questo caso però bisogna scegliere bene la grana della stessa così da evitare graffi e danni al tipo di legno scelto. Il terzo supporto arriva poi dal seghetto alternativo.
Ottimo per il taglio di superfici e linee curve sostituisce quelle operazioni che un tempo si eseguivano a mano con un seghetto apposito. Anche qui si dimezzano i tempi e si migliora il risultato finale, con una pulizia del taglio che va di pari passo con comodità d’uso.
Una volta messi in azione questi elementi, si vede come gran parte del lavoro è svolto, non restando altro che passare una mano di vernice sul vostro nuovo tavolo, sia per proteggerlo, sia per donargli un tocco di colore accattivante.
Recupero materiali
Per la creazione di questo tavolo prendiamo come elementi base due tavole di legno 50×25 cm e una più grande della misura 100×70 cm. Necessarie anche due cerniere piane a perno fisso piccole e una più grande da 50 cm. Un numero di viti tante quante sono le cerniere dovrebbe chiudere la parte della raccolta degli elementi pronti per essere lavorati.
A questo punto si passa al disegno delle linee da tracciare, procedendo dalla tavola di legno più grande. Si va a tracciare un semicerchio con l’accortezza di lasciare nella parte della linea orizzontale una distanza di 5 cm dal bordo. Intervenire ora con il seghetto alternativo, ritagliando la tavola passando per le linee tracciate.
Passate ora con il seghetto su una delle due tavole più piccole, così da effettuare un taglio in diagonale dall’estremità in alto a destra della tavola fino alla parte opposta in basso a sinistra, senza però arrivare a chiudere alla punta ma lasciando uno spazio di un centimetro dalla punta. L’altra tavola verrà poi utilizzata per fissare il tavolo al muro.
Per rendere il tutto fattibile è bene arrotondare gli spigoli della parte inferiore della tavola e poi con la levigatrice ottimizzare il tutto. Se volete dare un tono di colore diverso, al termine delle operazioni procedete alla verniciatura di tutte le tavole, lasciando poi asciugare con calma il tutto.
Montaggio delle sezioni
Raccolti materiali e strumenti non serve altro che mettersi all’opera. L’ultima asse rettangolare lavorata, quella con la parte inferiore dagli angoli smussati può essere gestita con la cerniera più lunga. Questa va posizionata al centro e ne va avvitata metà all’asse.
La tavola ritagliata con forma triangolare va a questo punto fissata all’asse rettangolare, in modo tale che la metà della cerniera vada a formare un angolo di 90 gradi rispetto alla metà, andando così a formare il piano d’appoggio per il piano del tavolo.
Con le due cerniere piccole si ricongiungerà a questo punto la cornice del rettangolo più grande al semicerchio da cui era stata tagliata. Fissare la tavola rettangolare al muro, utilizzando quattro viti per fermarla alla parete, facendo attenzione che i lati stondati siano in basso. Una volta aperta l’anta con la cerniera è necessario posizionarvi sopra il piano del tavolo, assicurandosi che sia ben aderente al muro.
L’ultimo step è quello che prevede di fissare le parti, con due viti a fissare il rettangolo attaccato al semicerchio, giuntandolo allo spessore dell’asse di legno ancorato al muro.
Per aprire il tavolino non servirà altro che sollevare il piano del tavolo, spostando l’asse triangolare fino a che non risulti perpendicolare all’asse a cui è fissata.
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