Dove si può e dove non si può pagaiare con il proprio kayak. Seguite i nostri consigli per praticare la vostra attività sportiva in tutta tranquillità senza infrangere la legge.
Il kayak, per i meno informati sull’argomento, è un’imbarcazione di piccole dimensioni utilizzata originariamente dalla popolazione Inuit, un popolo dell’Artico che vive in condizioni di ghiaccio perenne, per i propri spostamenti. Le differenze con la classica canoa sono molteplici, questa infatti ha una seduta aperta dove possono prendere posto una o più persone e si sfrutta una pagaia singola per direzionare l’imbarcazione. Il kayak invece è solitamente pensato per un solo occupante, dotato di pagaia a doppia pala da utilizzare alternativamente sul lato sinistro e quello destro per muoversi in modo rettilineo sull’acqua.
Il kayak ha anche una forma affusolata e stretta che lo rende ideale per le competizioni e per navigare rapide e torrenti impetuosi. In queste situazioni la doppia pala della pagaia aiuta a direzionarsi velocemente ed evitare rocce e massi presenti sul percorso.
Ciò non vuol dire però che il kayak sia solo uno strumento per sportivi estremi, in realtà sono molti i vogatori che amano una gita tranquilla su specchi d’acqua poco impegnativi per godersi il panorama e fare un po’ di attività fisica magari in compagnia di amici. Non eliminate quindi il kayak dalle possibili attività estive.
Il periodo migliore per dedicarsi a questa attività è sicuramente l’estate e in alcuni casi anche la primavera inoltrata, sconsigliato invece l’inverno e le giornate piovose a meno che non siate degli esperti in cerca di emozioni forti.
Dove pagaiare?
Ma quali sono i posti migliori per pagaiare con il proprio kayak senza correre rischi o addirittura essere multati? Sul territorio italiano esistono numerose associazioni presso cui è possibile iscriversi e che informano gli utenti delle zone in cui è possibile recarsi con il proprio kayak, si tratta di una preparazione molto importante perché i fiumi sono spesso costellati di aree artificiali e passaggi complessi oltre che rapide che potrebbero spiazzare uno sportivo alle prime armi.
Il nostro consiglio è quello di informarsi preventivamente sul tratto che vorreste percorrere, contattando enti e persone della vostra zona che condividono tale passione in modo da acquisire tutti i dettagli utili per non correre alcun rischio.
Iscriversi a un canoa club ha inoltre molti vantaggi poiché potrete noleggiare equipaggiamento qualora non ve la sentiate ancora di acquistare un kayak e tutta l’attrezzatura necessaria per praticare lo sport, ricevere assistenza in acqua e tutte le dritte su tipi di imbarcazioni e fiumi percorribili in base al vostro grado di esperienza.
Kayak a Venezia
Pagaiare tra i canali della bella Venezia per alcuni potrebbe essere un sogno, tuttavia è bene chiarire che la regolamentazione della città in materia è molto complessa e anno dopo anno vengono creati divieti, smentite e blocchi, rendendo difficile capire quando, dove e come è possibile utilizzare il proprio kayak. Prima dell’inizio del periodo estivo la città vieta spesso il traffico di kayak, sup, pattini e pedalò tra i canali cittadini. Si tratta però di provvedimenti che hanno vita breve e che vengono smentiti dopo poco tempo, realizzati con il presupposto che tali mezzi siano pericolosi per la normale circolazione quotidiana tra i canali.
Nel 2018 è arrivata però una regolamentazione più stringente in materia. È stato realizzato un nuovo regolamento per quanto riguarda le unità a remi, vietandole per tutta la giornata e per tutti nei rii del sestiere San Marco, nel Canal Grande e in tutti i rii dove è previsto il servizio pubblico. Per quanto riguarda i rii minori, però, il divieto è più flessibile e i kayak e pedalò sono vietati dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 17 e il sabato dalle 7 alle 15.
I canoisti non devono però perdere tutte le speranze poiché sono previste delle deroghe per eventi di interesse pubblico, realizzati spesso dai kayak club dell’area veneziana in accordo con il comune. Se il vostro sogno è dunque quello di remare tra i canali senza dover per forza usufruire di una costosa gondola, vi invitiamo a tenere d’occhio le associazioni locali per avere tutte le informazioni sugli eventi in programma.
Preparazione
Qualora non vogliate noleggiare un kayak e preferiate acquistarne uno vostro, è importante tenere presente che avrete bisogno di un equipaggiamento di tutto punto e dovrete investire un po’ per procurarvi l’occorrente. Se siete dei principianti potrete sicuramente acquistare un kayak economico, sul mercato sono presenti dei modelli gonfiabili da utilizzare al mare o in specchi d’acqua molto tranquilli e senza rocce aguzze. Tali prodotti rappresentano un buon punto di partenza ma se inizierete a sviluppare una certa affezione per lo sport dovrete necessariamente passare a qualcosa di più performante.
Non dimenticate l’acquisto di una pagaia a pala doppia che deve essere effettuato in funzione della vostra statura. Il modo migliore per capire se è quella adatta alle proprie esigenze è sollevare il braccio sopra la testa e appoggiare la pagaia a terra in verticale. La pala deve dunque raggiungere l’altezza del polso per essere considerata adatta alle vostre esigenze. Nel caso in cui abbiate un kayak gonfiabile, invece, la pala deve essere più lunga di 10 centimetri, superando quindi il polso.
L’ultimo passo da compiere è scegliere i capi di vestiario. È bene puntare a qualche vestito tecnico idrorepellente che teng all’asciutto il corpo e che al contempo sia traspirante. Tali capi di vestiario hanno un costo variabile e possono andare dalle poche decine di euro fino a oltre il centinaio a seconda della tecnologia utilizzata. Anche in questo caso è bene iniziare con qualcosa di economico e migliorare poi l’attrezzatura man mano che aumenta la propria competenza.