Sapere come cambierà il tempo può fare la differenza per quanto riguarda le coltivazioni e altre attività nel campo agricolo.
L’agricoltura è sempre stata influenzata dal clima, sin da quando l’uomo ha cominciato a coltivare i primi campi. Le condizioni ambientali e climatiche d’altronde possono determinare l’esito positivo o negativo di un raccolto. Ogni buon agricoltore sa che per ottenere dei buoni risultati occorre una giusta combinazione tra pioggia e sole, per questo le previsioni del tempo sono strettamente necessarie.
Nei tempi antichi si faceva affidamento alla Divina Provvidenza, con il culto della determinata divinità della fertilità e dell’agricoltura che variava per ogni civiltà. Gli antichi egizi adoravano la Dea Iside, mentre per i greci era opportuno pregare Demetra, sebbene entrambi i popoli avevano comunque le loro tecniche di coltivazione.
Con il tempo ovviamente il campo dell’agricoltura si è evoluto, così come quello della meteorologia che ha permesso all’uomo di effettuare previsioni sempre più accurate sul clima. In questo preciso periodo storico, l’agricoltura sta vivendo grandi cambiamenti dovuti alle nuove richieste di mercato, spesso legate ai vari fattori ambientali e climatici che ultimamente diventano sempre più imprevedibili. I consumatori infatti sono sempre più attratti dai prodotti biologici, coltivati con un utilizzo ridotto di prodotti fitosanitari, o preferibilmente senza alcun utilizzo di questi agenti chimici potenzialmente dannosi.
Prodotti naturali e rispetto per l’ambiente
Se da una parte però l’agricoltura biologica risulta più sana, d’altra parte coltivare ortaggi e frutta con metodi del tutto naturali porta a raccolti meno proficui. Il mercato però è decisamente cambiato, basti pensare al fatto che adesso le varie aziende alimentari hanno un gran riguardo nei confronti degli ingredienti, spesso tendendo a specificare che i loro prodotti sono stati ottenuti in modo naturale.
Il rispetto per l’ambiente è fondamentale, per questo l’agricoltura si sta rinnovando in modo da poter accontentare le richieste dei consumatori senza avere un impatto troppo drastico sul territorio. L’utilizzo di diversi sistemi tecnologici come le stazioni meteorologiche permette di prevedere e osservare tutte le variazioni climatiche, pianificando di conseguenza il lavoro nei campi. Da questo stretto rapporto è nata l’agrometeorologia, un campo dove si uniscono le conoscenze meteorologiche e quelle agricole per ottenere il miglior risultato nelle varie coltivazioni.
Se avete anche voi un piccolo orticello, potreste considerare l’acquisto di una stazione meteo venduta online per poter studiare il clima e provare nuove strade per ottenere un raccolto migliore. Le stazioni meteo sono composte da due parti separate: un sensore da posizionare all’esterno dell’abitazione e dalla stazione stessa, un dispositivo molto simile ad un tablet. Usarle è semplicissimo, in quanto tutte le informazioni saranno facilmente visualizzabili sullo schermo e non dovrete premere alcun tasto. Il sensore si occuperà di mandare alla stazione tutte le informazioni in tempo reale su precipitazioni, temperatura, pressione atmosferica e in alcuni casi anche sulla velocità del vento.
Ma in quali modi una stazione meteo può tornare utile in agricoltura? Vediamo qui di seguito quelli principali.
Le precipitazioni
Sebbene la tecnologia moderna abbia messo a disposizione dell’uomo metodi di irrigazione automatizzati, in realtà la pioggia rimane la principale fonte d’acqua per le piante. Al giorno d’oggi la pioggia è ancora fondamentale per ottenere un buon raccolto, per questo può tornare molto utile sapere quando ci saranno delle precipitazioni durante la settimana o anche nell’arco della giornata.
Per poter vedere le previsioni del tempo basta un’app sullo smartphone o un telegiornale, ma una stazione meteorologica sarà comunque molto più precisa in quanto i sensori sono in grado di valutare precisamente se e quando pioverà nella zona dove vi trovate. Allo stesso modo può tornare utile prevedere le nevicate, specialmente se abitate in delle zone dove l’inverno fa molto freddo.
La neve può avere degli effetti positivi e negativi sul raccolto, da una parte tiene le piante ben protette dai danni, ma dall’altra rallenta notevolmente il passaggio di gas tra il suolo e l’atmosfera, in quanto può creare strati di ghiaccio sul terreno. La più devastante per i raccolti rimane la grandine, estremamente dannosa e per la quale occorre munirsi di buone protezioni per evitare che il proprio lavoro venga rovinato da una singola precipitazione.
La temperatura
Ogni tipo di raccolto richiede condizioni climatiche diverse, non a caso spesso si sente parlare del ‘periodo’ giusto per coltivare o consumare un determinato tipo di ortaggio o frutto. Per questo bisogna seguire un ‘calendario’ per capire quando è il caso di seminare in modo da poter ottenere un buon raccolto. Ad esempio la carota si può coltivare sia in inverno sia in primavera, in quanto necessita di una temperatura di 5 °C.
Con una buona stazione meteorologica potrete sempre tenere la temperatura esterna sotto controllo, molto utile di questi tempi dove il clima non è mai costante. Anche in estate, periodo ideale per coltivare frutti come il melone, potrebbero verificarsi dei periodi con una temperatura bassa, quindi meglio non dare questo fattore per scontato. La stazione meteo inoltre è molto facile da leggere, quindi potrete subito vedere la temperatura rilevata dal sensore sullo schermo.
Il vento
Alcune stazioni meteo vengono vendute con un anemometro, uno strumento grazie al quale è possibile calcolare la velocità e la pressione del vento. Viene utilizzato prevalentemente nelle case in campagna e ovviamente nei campi da coltivare. Prevedere la velocità e la pressione del vento consente di fare dei calcoli più precisi sui cambi climatici. Le raffiche di vento estremo possono distruggere i raccolti e spazzare via i frutti dalle piante o dagli alberi, quindi può sempre tornare utile osservare i vari cambiamenti per poter correre subito ai ripari.