Un pellegrinaggio va preparato in tempo utile: nulla deve essere improvvisato, bisogna essere preparati a far fronte a tutte le evenienze come spiegato nei nostri dieci consigli.
È cosa nota, il pellegrino si sposta a piedi, almeno questo è il senso stretto perché in vero oggi possiamo definire pellegrini anche quanti si spostano dal punto A al punto B con mezzi di trasporto, magari per recarsi in un luogo di culto. Ecco, qui chiariamo ulteriormente la questione. Si tende ad associare la parola pellegrino a chi si mette in cammino per omaggiare un santo, una divinità, per un voto fatto.
Questa interpretazione è sicuramente vera ma il pellegrinaggio (e dunque il pellegrino) può anche essere laico, non avere implicazioni di carattere religioso, tanto è vero che pellegrino deriva dal latino peregrinus che significa viandante, persona che va errando qua e là fuori dalla propria patria. Ma nel nostro articolo ci interessa parlare di quei pellegrini che si spostano a piedi, camminando anche per diversi chilometri. A loro vogliamo suggerire 10 cose da sapere prima di mettersi in cammino.
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Fate lunghe passeggiate
Se fino ad ora avete sempre fatto una vita sedentaria e magari non siete più dei ragazzini, non è saggio imbarcarsi in un pellegrinaggio. È impensabile camminare per chilometri, anche facendo qualche pausa senza un minimo di preparazione. Più volte a settimana dovreste programmare lunghe passeggiate per abituare il corpo a questo tipo di sforzo, cosa che oltretutto fa anche bene al fisico e andrebbe fatta indipendentemente dal volersi cimentare in un pellegrinaggio oppure no.
Camminata a passo sostenuto
Questo suggerimento riguarda chi è solito fare jogging. Questo tipo di persone rispetto a chi non pratica attività fisica è certamente avvantaggiato ma anche in questo caso è bene fare una preparazione specifica che consiste nel fare camminate a passo sostenuto per 15 o 20 km. Ciò serve per permettere al corpo di adattarsi a un tipo di sforzo diverso da quello della corsa poiché il pellegrino è chiamato a percorrere un lungo cammino.
Lo zaino
Per ovvie ragioni lo zaino non deve essere troppo pesante poiché complicherebbe il cammino a causa dello sforzo da fare. Il peso deve essere bilanciato: gli oggetti più pesanti devono occupare la parte centrale per non gravare eccessivamente sulla schiena. L’acqua sicuramente non deve mancare ma questa non può gravare troppo sul peso. Meglio informarsi su eventuali punti di rifornimento. Portate con voi sapone di Marsiglia per il bucato e delle spille da balia utili per fissare allo zaino gli indumenti ancora umidi e permettere loro di asciugarsi durante il cammino.
Consigli di lettura
Per un pellegrinaggio va bene allenare il fisico ma pensare anche alla testa di certo non fa male. A riguardo possiamo suggerirvi qualcosa da leggere: L’arte del camminare di Luca Gianotti (Ediciclo editore) e Nessuno lo saprà di Enrico Bizzi, un libro dove l’autore racconta del suo viaggio dall’Argentario al Conero.
Concentratevi su ciò che vi circonda
Godetevi il paesaggio a ogni passo, concentratevi su tutto ciò che è intorno a voi dunque almeno per questa volta lo smartphone tenetelo in tasca e tiratelo fuori eventualmente solo per controllare informazioni funzionali al vostro pellegrinaggio.
Una occasione per conoscersi
Capita durante il cammino di incontrare persone che sono lì per il vostro stesso motivo, uniti da una passione o un bisogno. Approfittatene per fare conoscenza, scambiare quattro chiacchiere rende il cammino meno faticoso e più piacevole.
Le scarpe
Prima di mettervi in viaggio cercate delle buone scarpe da trekking (ecco la lista dei migliori prodotti) vendute online. La qualità è fondamentale, anche se non è necessario spendere una cifra esagerata. L’importante è che siano comode e abbastanza resistenti da non rompersi durante il cammino. Devono essere adatte al periodo nel quale fate il vostro pellegrinaggio, dunque estive o invernali a seconda dei casi, meglio se idrorepellenti. Scegliete il numero giusto e ricordate che una scarpa per essere perfetta deve consentire di muovere le dita dei piedi ma non deve farlo scivolare in avanti, indietro o lateralmente.
Entrate in uno stato mistico
Preparatevi a entrare in una sorta di stato ipnotico durante il pellegrinaggio, ritrovate voi stessi perciò non perdete questa incredibile occasione di meditazione.
Studiate il percorso
Un pellegrinaggio va organizzato nei minimi dettagli, bisogna avere un quadro chiaro della situazione e per far ciò bisogna studiare bene il percorso da fare e tutte le tappe. Individuate i luoghi dove riposare, dunque campeggi, ostelli ma anche dove mangiare e rifornirvi d’acqua. Segnatevi tutti gli indirizzi e numero di telefono importanti. Chiamate in anticipo per sapere se quei posti saranno aperti durante il periodo del vostro pellegrinaggio.
Che tempo fa?
Il metro va controllato fino all’ultimo. Dovete essere certi che non vi sorprenderà la pioggia e di che intensità. Insomma, due schizzi non fanno male a nessuno ma se si prevedono temporali, magari è meglio fare il pellegrinaggio in un altro periodo. Ad ogni modo portate con voi un impermeabile comodo da indossare, leggero e facile da mettere via.