Qual è la differenza tra temperatura percepita e temperatura reale

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Spesso capita di leggere previsione meteorologiche che ci indicano temperature diverse da quelle percepite. Come mai? Scopriamolo.

 

Immaginiamo che sia estate e che la giornata sia promettente: cielo terso e sole che splende. Sicuramente, tra le prime cose che vengono in mente c’è quella di uscire e di divertirsi, di fare una piccola escursione o di passare persino tutta la giornata in mezzo alla natura. Del resto, la temperatura percepita è piacevole, c’è anche un po’ di brezza che non dà assolutamente fastidio. Insomma, t-shirt e pantaloncino, e magari anche una giacchetta in borsa qualora la sera faccia un po’ più fresco.

Poi, però, quando arriva l’autunno e poi ancora l’inverno le cose cambiano completamente: siamo costretti a portarci dietro sciarpa e cappello, maglie termiche e abiti più pesanti. Il termometro non segna più i 30°C estivi, ma ormai i numeri sono scesi drasticamente, arrivando persino a sfiorare, nei casi più sfortunati, anche lo zero.

Eppure ogni situazione è da considerare a sé stante, per diverse ragioni: per esempio, vi sarà capitato di sentire estremo freddo anche a 5°C, nonostante la temperatura non scenda sotto zero. Molti tendono a considerare la variazione a seconda della percezione della temperatura, ma perché accade? Cosa si intende? Cercheremo di dare una risposta a queste e ad altre domande nei prossimi paragrafi.

Che cos’è la temperatura?

Soprattutto in estate è facile che qualcuno faccia la fatidica domanda: “quanti gradi ci sono?” Per scoprirlo abbiamo sempre bisogno di interpellare un termometro online oppure fisico, che fornisce dati corretti. In fisica, la grandezza che misura gli scambi di calore tra due o più corpi è la temperatura. Lo stesso termine viene adoperato anche per indicare quello di un ambiente o presente nell’atmosfera.

Ecco cos’è la temperatura. Ma per quanto riguarda la sua misurazione? Ebbene tutto viene effettuato grazie al termometro, che nella sua versione classica è costituito da un bulbo contenente un liquido, che quando aumentano i gradi tende a salire lungo un capillare. Oggi si possono trovare anche dispositivi più tecnologici e digitali, dotati di display che aiutano a comprendere meglio i dati. Un esempio può essere l’igrometro professionale, che permette di rilevare anche il grado di umidità di un ambiente.

 

Temperatura: definizione della percezione

La scienza è uno strumento importantissimo per comprendere alcune dinamiche esterne e interne a noi. Infatti, è grazie agli studiosi di fisica se oggi sappiamo dare una risposta a domande come “che temperatura fa?” Ebbene, al paragrafo precedente dobbiamo adesso aggiungere un elemento fondamentale, ossia la spiegazione della differenza tra temperatura reale e percepita. Con la prima, cioè quella effettiva, si intende un dato oggettivo dell’ambiente, misurabile tramite strumenti specifici. Con la seconda, invece, si ha una visione più soggettiva, dettata da alcuni fattori come l’umidità e il vento.

Su Internet è possibile poi leggere anche di un fenomeno davvero curioso, dal titolo inglese e che potrebbe incutere timore: Wind Chill. Ma di cosa si tratta? No, non è l’indice di calore, ma un fenomeno che nasce dalla combinazione del vento e della temperatura effettiva. In italiano possiamo tradurre come “indice di raffreddamento”, ed è applicabile soprattutto quando vogliamo comprendere la percezione soggettiva. Infatti, è usato seguendo parametri di velocità del vento compresi tra 2 m/s e 24 m/s, e quando la temperatura è inferiore a 11 °C.

Questo fenomeno è misurato perché accade molto frequentemente, ed è sempre la fisica a darci una motivazione. Prendiamo due corpi con temperature completamente differenti: quando questi entrano in contatto, si instaura il cosiddetto scambio di calore, fino a quando non verrà raggiunto uno stato di equilibrio. Ora, ciò accade anche tra il nostro corpo e l’aria che ci circonda: quando siamo all’aperto è normale che si verifichi una dispersione verso l’esterno. Bisogna considerare anche che il nostro metabolismo lavora senza sosta per poter mantenere la temperatura corporea intorno a 37°C. 

Insomma, stiamo parlando di un fenomeno che viviamo praticamente ogni giorno: più fuori fa freddo e più la dispersione del calore sarà maggiore, sebbene non sia istantanea. Infatti, intorno a noi si crea un sottile strato di aria più calda rispetto all’ambiente outdoor, che serve come una sorta di cuscino isolante. Questo comporta, però, che umidità e temperatura possono essere rilevati in modo soggettivo e differente da ogni individuo.

Ecco perché, se qualcuno ha caldo passeggiando in inverno in riva al mare, qualcun altro potrebbe subito avere freddo. Dipende da tanti fattori che chiaramente variano a seconda di alcuni parametri oggettivi e non.

 

I parametri ideali

Proprio perché i fattori che influenzano umidità e temperatura sono diversi, allora è bene capire che alcuni elementi rimangono fondamentali. Per esempio, se volessimo sapere quali sono i parametri che permettono di vivere tranquillamente in casa in estate o in inverno, ci sono alcune opzioni da scegliere.

Una tabella della temperatura e dell’umidità ideale è uno di questi, perché offre risposte a chi vuole approfondire la questione. In commercio, poi, esistono anche deumidificatori che aiutano a raggiungere i gradi desiderati in un ambiente chiuso. Del resto, lavorare e vivere in un spazio accogliente vuol dire anche evitare di morire di caldo o di freddo.

Ecco, per esempio, la tabella della temperatura percepita, con cui potrete cercare di capire un po’ meglio le condizioni esterne quando vedete scritto un numero sull’applicazione del meteo del vostro smartphone.

Qui si può notare come, più la percentuale di umidità sale e con essa anche la temperatura, e maggiore sarà la percezione del calore. Infatti, è considerabile come una proporzione diretta tra due elementi.

 

 

Vuoi saperne di più? Scrivici!

0 COMMENTI