Si può vivere in un camper? Vantaggi e svantaggi

Ultimo aggiornamento: 19.04.24

 

Il fulltiming è uno stile di vita che sta prendendo sempre più piede anche nel nostro Paese, perché capace di regalare un senso di indipendenza e libertà a chi vuole vivere la propria vita quotidiana sulla strada. Ecco i pro e i contro dello scegliere un camper come casa.

 

Camper, roulotte, autocaravan, motorhome, furgoni camperizzati… non c’è dubbio, il settore merceologico riservato ai camperisti propone numerose alternative a chi vuole concedersi una bella vacanza itinerante e spostarsi all’occorrenza a seconda delle necessità. Un viaggio del genere, oltre a svincolarsi dai disagi legati alle prenotazioni alberghiere, spesso promotrici di scelte sbagliate e autentici salassi economici, offre un impareggiabile senso di libertà e indipendenza.

Ma vi siete mai chiesti come sarebbe vivere in un camper 365 giorni l’anno? Di certo, scegliere un mezzo di trasporto come casa è una di quelle decisioni che non vanno assolutamente prese alla leggera, visto che si dovranno fare i conti con non pochi problemi – alcuni anche di natura legale – e difficoltà.

Allora meglio abbandonare l’idea prima che diventi un chiodo fisso? Ma neanche per sogno, perché sarà anche vero che bisognerà lavorare parecchio e modificare alcune delle proprie abitudini di vita per affrontare un’esperienza di questa portata, ma con i nostri consigli e un’attenta valutazione dei rischi, mollare tutto e vivere in un camper sarà semplice come bere un bicchier d’acqua!

Vivere da fulltimer

Per chi non lo sapesse, di recente è stato coniato un nuovo termine per indicare i camperisti che decidono di vivere “a tempo pieno” nel proprio camper o in un apposito furgone camperizzato. C’è chi li definisce disadattati, nomadi o – peggio – zingari, ma oggi la definizione più corretta è “fulltimer”. In genere, chi opta per questo stile di vita alternativo lo fa per potersi spostare dove e quando vuole, svincolandosi dagli obblighi imposti dalla società moderna.

Ma fulltimer si nasce o si diventa? Che si tratti di una passione trasmessa da amici e parenti o di un desiderio nato in età adulta, una cosa è certa: il primo passo per capire se la vita da camper possa fare al proprio caso è procurarsi un mezzo di trasporto adatto oppure noleggiarlo prima di prendere la decisione finale di vivere da fulltiming.

A tal proposito, in rete ci sono numerosi siti che offrono una vasta selezione di camper usati in Italia, la cui quota giornaliera di noleggio a persona è in genere più bassa di quella che si pagherebbe per un camper Wingamm di ultima generazione. Se, poi, il test dovesse andare a buon fine, si potrà prendere la decisione definitiva di acquistare un modello nuovo o di seconda mano per trasformarlo in una casa a tutti gli effetti.

Nel primo caso si dovrà mettere in preventivo una spesa minima di circa 35.000 euro, che può arrivare anche a 150.000 per le versioni super lusso o full-optional. Qualora si preferisca qualcosa di meno pretenzioso ma più vintage, con circa 10.000 euro si potrà acquistare un caratteristico camper Westfalia degli anni ’90 oppure un modello “basic” ma di recente costruzione.

I vantaggi di vivere in un camper

In genere, chi sceglie di trascorrere la propria vita in camper non lo fa solo per soddisfare il proprio desiderio di viaggiare o per la possibilità di potersi spostare ogni giorno in un posto diverso, ma anche per liberarsi dei costi di gestione e manutenzione di una casa grande.

In effetti, chi lavora a tempo pieno e trascorre pochissime ore al giorno nella propria abitazione, magari solo per dormire, potrebbe addirittura sostenere delle spese inutili che costringono a spendere buona parte del proprio stipendio per pagare bollette, affitti, quote condominiali e mutui.

Alla luce di queste riflessioni, scegliere di vivere da fulltimer potrebbe rivelarsi la soluzione migliore per chi vuole risparmiare, e non solo perché il prezzo per l’acquisto di un camper è notoriamente inferiore rispetto a quello di un immobile, ma anche  per la possibilità di poter utilizzare la propria “dimora” come mezzo di trasporto per spostarsi in città.

Ovviamente, si dovranno fare i conti con i costi delle aree di sosta a pagamento e le spese per la manutenzione ordinaria e straordinaria del veicolo, ma si tratta comunque di cifre inferiori rispetto a quelle richieste da una casa di proprietà.

 

Vediamo ora gli svantaggi di questa scelta

A fronte di tutte queste considerazioni sembra evidente come vivere in un camper offra numerosi vantaggi, ma ci sono anche dei contro che bisogna prendere in considerazione prima di prendere una qualsiasi decisione. Sebbene l’acquisto, la gestione e la manutenzione di un camper comportino degli oneri economici notoriamente inferiori rispetto a quelli di una casa, c’è anche da dire che nel medio-lungo periodo gli immobili non sono soggetti a svalutazioni.

A meno che non si opti per uno dei tanti camper americani super accessoriati o per un camper mansardato di ultima generazione dotato di tutti gli optional possibili e immaginabili, magari con tanto di doccia solare da giardino e patio esterno, bisognerà fare i conti con la perenne mancanza di spazio, che per chi è abituato a vivere in una casa di grandi dimensioni potrebbe, alla lunga, risultare disagevole.

La prima cosa da fare, quindi, è ottimizzare il più possibile i pochi metri quadrati a disposizione: niente soprammobili né inutili orpelli, ma solo lo stretto indispensabile per vivere.

Se siete degli escursionisti o degli sportivi incalliti, non dimenticate di riservare un armadio o un mobile alla vostra attrezzatura e alle scarpe Salomon, e se lo spazio è tiranno potete sempre valutare l’ipotesi di affittare un piccolo box o un deposito nelle vicinanze, dove custodire e riporre tutto ciò che non è indispensabile per la vostra sopravvivenza ma di cui comunque non potete fare a meno.

Infine, un altro problema da non sottovalutare riguarda la scelta del posto dove sostare. A tal proposito, il nostro consiglio è quello di optare per un’area ben attrezzata dove sia presente anche un impianto per lo scarico e il carico delle acque, e se il vostro camper non è dotato di lavatrice, sarebbe opportuno che nelle vicinanze ci sia anche una lavanderia a gettoni.

 

 

 

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