Ultimo aggiornamento: 28.09.22

 

Telescopio – Opinioni, Analisi e Guida all’acquisto

 

Che siate astrofili principianti o astronomi di professione, la nostra guida vi aiuterà a orientarvi nell’acquisto di un buon telescopio adatto alle vostre esigenze e, possibilmente, anche economico. La guida contiene anche la recensione dei telescopi più apprezzati dagli acquirenti, tra tutti quelli attualmente disponibili sul mercato. Secondo le testimonianze, infatti, sono quelli che si distinguono per il miglior rapporto qualità-prezzo. I più richiesti risultano soprattutto il telescopio ESSLNB 883835, dal costo accessibile e adatto anche agli astrofili alle prime armi, e lo Svbony SV25, appartenente alla stessa fascia ma caratterizzato da prestazioni leggermente superiori.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Gli 9 Migliori Telescopi – Classifica 2022

 

 

Telescopio astronomico

 

1. ESSLNB Telescopio Astronomico con Treppiede Regolabile

 

Il telescopio astronomico prodotto dalla ditta inglese ESSLNB, è uno dei modelli più venduti grazie alle sue peculiari caratteristiche. Si tratta infatti di un telescopio economico ma, a differenza degli altri modelli disponibili a prezzi bassi, si distingue per una dotazione di accessori di tutto rispetto e per le buone prestazioni offerte e per la sua versatilità; infatti è ideale tanto per l’osservazione astronomica quanto per il birdwatching e le osservazioni naturalistiche.

È proprio grazie a queste caratteristiche e al prezzo concorrenziale che gli acquirenti lo ritengono uno dei migliori telescopi del 2022; secondo i loro pareri, infatti, è uno strumento ben fatto, meglio accessoriato rispetto ai modelli analoghi delle altre ditte, leggero ed estremamente funzionale. Tra i vari accessori in dotazione è presente anche un filtro speciale per migliorare l’osservazione della luna, un adattatore per lo smartphone, una lente di Barlow 3x e una piccola mappa delle costellazioni.

 

Pro

Versatile: Con questo telescopio potrete divertirvi non soltanto a osservare la luna e le stelle, ma potrete usarlo anche per il birdwatching e per le osservazioni naturalistiche.

Ben accessoriato: La dotazione di accessori include una lente Barlow 3x, un adattatore per lo smartphone di tipo C, un filtro per migliorare l’osservazione delle luna durante le fasi più luminose, uno specchio a 45°, un mirino ottico, due oculari Kellner, il treppiede e una mappa delle costellazioni.

Prezzo: Una delle ragioni del suo grande successo presso gli acquirenti, ovviamente, è quella di essere disponibile a un costo facilmente accessibile per chiunque.

 

Contro

Per neofiti: Le prestazioni del telescopio sono buone, ma si tratta pur sempre di un modello economico quindi non bisogna aspettarsi miracoli. È consigliato soprattutto ai principianti.

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Telescopio rifrattore

 

2. Svbony SV25 Telescopio Bambini Adulti 420/60mm

 

Il telescopio rifrattore Svbony SV20, invece, è leggermente superiore rispetto al modello esaminato in precedenza, infatti monta un’ottica dal diametro di 80 mm con una lunghezza focale di 400 mm, contro i 70-360 mm dell’ottica posseduta dal telescopio ESSLNB.

Per molti è il miglior telescopio perché dotato di treppiede regolabile di tipo fotografico in alluminio, resistente ma leggero, due oculari intercambiabili Kellner da 1,25 pollici, uno da 9 mm e uno da 20 mm di diametro, una lente Barlow 3x, uno specchio zenitale angolato a 90°, un mirino 5×20, un adattatore per lo smartphone, una mappa delle costellazioni e il manuale delle istruzioni.

Come l’ESSLNB esaminato in precedenza, anche Svbony SV20 è un telescopio versatile, utile anche per l’osservazione della natura, per il birdwatching e per gli eventi sportivi; le prestazioni leggermente superiori si traducono in un costo maggiore però, inoltre ha una pecca per quanto concerne le istruzioni, presenti solo in cinese e inglese.

Se non sapete dove acquistare nuovo questo modello, cliccate sul link in basso.

 

Pro

Ottica: L’ottica è di buona qualità e anche superiore rispetto al telescopio ESSLNB: il diametro dell’obiettivo è di 80 millimetri infatti, e la lunghezza focale di 400 millimetri.

Corredo accessori: Anche il telescopio Svbony possiede una buona dotazione di accessori, analoga a quella posseduta dall’ESSLNB; l’unica eccezione è il filtro per le osservazioni lunari, di cui l’SV20 è privo.

Versatile: Se sottoposto a comparazione con il modello esaminato in precedenza, anche l’SV20 è caratterizzato da un’ampia versatilità di impiego, dalle osservazioni astronomiche fino a quelle naturalistiche, birdwatching, concerti ed eventi sportivi.

 

Contro

Istruzioni: Purtroppo il manuale delle istruzioni è scritto soltanto in cinese e inglese, quindi il montaggio e la messa a punto per i diversi utilizzi risultano complicati da eseguire.

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Telescopio Celestron

 

3. Celestron 822025 Telescopio 130EQ

 

Anche il Celestron 130 EQ è un telescopio riflettore newtoniano a tubo corto, ma è caratterizzato da un livello qualitativo nettamente superiore rispetto a entrambi i modelli esaminati in precedenza. La ditta americana è ben nota per gli elevati standard produttivi dei suoi telescopi, molto apprezzati soprattutto in ambito professionale.

Il telescopio Celestron 130EQ, infatti, possiede un cercatore Star-Pointer integrato, un’ottica del diametro di ben 130 millimetri con una lunghezza focale di 650 millimetri, grazie alla quale potrete chiaramente distinguere le fasce nuvolose di Giove e persino gli anelli di Saturno (non certo il telescopio spaziale james webb ma di gran qualità).

Anche i materiali sono di costruzione eccellente; a differenza di altri modelli venduti online il treppiede è realizzato in acciaio invece che in alluminio, inoltre è dotato di montatura equatoriale CG-3 alla tedesca, predisposta per la motorizzazione su un asse. Il corredo di accessori include un oculare da 20 millimetri con fattore di ingrandimento 33x e uno da 10 millimetri con fattore 65x: un valido telescopio astronomico professionale.

 

Pro

Alta qualità Celestron: Il marchio è uno dei più famosi nel settore di produzione dei telescopi. Questa ditta americana, infatti, è apprezzata soprattutto per l’alta qualità e l’affidabilità dei suoi strumenti di osservazione.

Ottimi materiali: Il livello qualitativo lo si nota anche dagli materiali di fabbricazione; il treppiede è realizzato in solido acciaio ed è dotato anche di una montatura equatoriale predisposta per essere motorizzata su un asse.

Ottica eccellente: 130 millimetri di diametro per una lunghezza focale di ben 650 millimetri, con questi presupposti potrete tranquillamente spingervi fino a Giove e Saturno, anche se non fisicamente.

 

Contro

Pesante: È solido e robusto ma anche pesante, quindi spostarlo richiederà attenzione e anche un po’ di fatica; inoltre le prestazioni, per quanto superiori, sono comunque di tipo entry level.

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Telescopio professionale

 

4. Slokey Discover the World Telescopio Astronomico Professionale

Se non avete un capitale da spendere e non cercate l’equivalente del telescopio Hubble, quello di Slokey potrà soddisfare il vostro desiderio di esplorare il cielo senza grosse pretese. Caratterizzato dall’obiettivo Barlow 2x, assicura una buona qualità ottica, con immagini nitide e cromaticamente appaganti.

La struttura è in lega di alluminio, molto leggera, infatti pesa circa 85 g e perciò è molto facile da trasportare (non certo come un telescopio webb), per cui non avrete difficoltà a esplorare le stelle anche all’aperto.

Se desiderate una lente più potente, potrete optare anche per la Barlow 3x o la 5x, sempre per un costo interessante. Si tratta di un modello basico, ma in questo modo non dovrete andare alla ricerca di un telescopio usato per risparmiare.

Pro

Costo: Non dovrete spendere troppo se cercate un telescopio Amazon a buon prezzo e dalle caratteristiche interessanti.

Obiettivo: Qui abbiamo il Barlow che può essere scelto tra 2x, 3x e 5x, per garantire immagini di qualità per chi non pretende di avere in casa un telescopio James Webb.

Leggero: Non pesa più di 85 g, grazie alla struttura in lega di alluminio, per cui non sarà difficile portarlo in giro con sé.

Contro

Basico: Non è un Hubble, telescopio super potente, ma se non avete grosse pretese riuscirete a distinguere bene i pianeti.

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Telescopio riflettore

 

5. Seben 1000-114 Star-Sheriff EQ3 Telescopio Riflettore con “Big Pack”

 

Con il telescopio riflettore Star Sheriff EQ3 1000-114, prodotto dalla ditta Seben, ritorniamo nella fascia dei prodotti destinati all’uso dilettantistico, come ampiamente testimoniato anche dal prezzo accessibile.

A differenza degli altri modelli amatoriali con cui lo abbiamo messo a confronto, il telescopio Seben ha il pregio di possedere un’ottica di tutto rispetto: con uno specchio da 114 millimetri di diametro che rimanda a una lunghezza focale di ben 1.000 millimetri. Inoltre è predisposto per il montaggio di diversi e ulteriori accessori, come i servomotori per il movimento e l’adattatore per le fotocamere reflex, particolarmente utile per coloro che praticano l’astrofotografia.

Ha anche una ricca dotazione di accessori che comprende quattro oculari ad alte prestazioni di diversa misura, con relativa custodia protettiva, una lente d’inversione, una lente di barlow e altro ancora. L’unica pecca sono le istruzioni del tutto insufficienti, che hanno dissuaso dall’acquisto proprio i principianti a cui è destinato.

 

Pro

Ottica: Fatta eccezione per i telescopi Celestron, ovviamente, tra i diversi modelli amatoriali esaminati nella nostra guida, il Seben è quello caratterizzato dall’ottica migliore, con una lunghezza focale che raggiunge i 1.000 millimetri.

Big-Pack: Il Seben è ha una dotazione di accessori costituita da quindici diversi elementi, tra cui ben quattro oculari ad alte prestazioni di diverse misure, ognuno completo di custodia protettiva.

Predisposto per ulteriori accessori: Non soltanto è predisposto per il montaggio dei servomotori, ma è completo anche di adattatore per le fotocamere reflex.

 

Contro

Manuale d’uso: Le istruzioni sono insufficienti e per giunta imprecise, e hanno indotto molti principianti a restituirlo dopo l’acquisto; quindi è consigliato a chi ha almeno le conoscenze di base per montarlo e farlo funzionare adeguatamente.

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Telescopio per bambini

 

6. Ecoopro Telescopio Astronomico 70 mm

 

Il modello in questione è stato apprezzato soprattutto per il suo prezzo ridotto, infatti è il più economico tra tutti quelli esaminati nella nostra guida. Non poteva essere diversamente, del resto, dal momento che si tratta di un telescopio per bambini.

Trattandosi di un modello a basso costo è realizzato con materiali sintetici, anche se l’ABS Premium del corpo principale offre una buona resistenza. Il treppiede è in alluminio, invece, e a differenza dei primi modelli esaminati, non è regolabile in altezza. La dotazione di accessori, però, è fornita secondo gli standard di questa fascia di prezzo, quindi include i due oculari, il filtro per le osservazioni lunari, il mirino e lo specchio zenitale.

Gli acquirenti lo ritengono un buon telescopio a patto però che lo si prenda per ciò che è: un giocattolo educativo destinato prevalentemente ai bambini dai 6 anni in su, del tutto inadeguato per le esigenze di un astrofilo.

 

Pro

Economico: Il prezzo è quanto di più basso possiate sperare di trovare, ma è perfettamente in linea con le prestazioni offerte dal telescopio, che è pensato per i bambini dai sei anni in su.

Accessori standard: A differenza di altri modelli giocattolo, è un telescopio a tutti gli effetti e quindi dotato degli accessori standard: treppiede in alluminio e due oculari intercambiabili, con fattori di ingrandimento 18x e 60x

Leggero: Grazie al corpo principale realizzato in ABS acrilico di qualità Premium, il telescopio è resistente e anche molto leggero, facile da maneggiare per un bambino.

 

Contro

Giocattolo: Ovviamente è un telescopio giocattolo; se ambite a osservazioni astronomiche realmente soddisfacenti, dovrete spendere tutt’altra cifra.

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Telescopio newtoniano

 

7. Celestron NexStar 130 SLT Telescopio, Acciaio, Tubo Ottico Newton

 

Ancora una volta la ditta Celestron dimostra di essere uno dei brand preferiti dagli acquirenti, stavolta con il telescopio newtoniano NexStar 130SLT che, come i più esperti avranno facilmente intuito dalla sua denominazione, appartiene alla serie dei telescopi computerizzati dell’azienda.

Come il 130EQ esaminato in precedenza, anche il 130SLT è un telescopio Entry Level, ma anche se è basato sulla stessa ottica 130mm-650mm, si colloca in una categoria decisamente superiore; infatti integra il cercatore Star-Pointer, i servomotori regolabili con nove diverse velocità di rotazione e il computer NexStar completo di software TheSky, con un database di oltre 4.000 oggetti.

Come potete intuire dalle specifiche, però, il prezzo è all’altezza delle prestazioni offerte, nonostante tutto rimane accessibile anche per gli astrofili, soprattutto per i più esigenti che preferiscono investire qualcosa in più per avere una resa di qualità superiore. L’unica pecca è la dotazione di accessori, ridotta a due soli oculari.

 

Pro

Qualità superiore: Stavolta non si tratta soltanto del brand, ma anche della tipologia di telescopio; il NexStar 130SLT infatti, nonostante sia un modello entry level, è dotato di servomotori e computer.

Software TheSky: Il rinomato software di osservazione di Celestron, perfino nella sua versione base, è dotato di un database di tutto rispetto: oltre 4.000 oggetti tra pianeti, nebulose, stelle e comete.

Motorizzato: Inquadrare i corpi celesti desiderati è un gioco da ragazzi, grazie al computer che controlla direttamente i servomotori; ovviamente è possibile usarlo anche manualmente.

 

Contro

Poco accessoriato: La dotazione accessori è a dir poco spartana e consta soltanto di due oculari, anche la lente di Barlow va acquistata a parte quindi, se non la possedete già.

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Telescopio Computerizzato

 

8. Celestron NexStar 6SE Telescopio

 

La scelta di un buon telescopio catadiottrico, passa anche da una costruzione affidabile e un sistema di puntamento pratico e versatile. In questo contesto, la proposta Celestron riesce a dire la sua, con una meccanica adatta sia agli appassionati sia agli amatori che vogliono iniziare ad esplorare la volta celeste.

Per semplificare la ricerca, è stata inserita la funzione SkyAlign, ottima per chi posizionare e procedere a una rapida individuazione di un pianeta o una stella grazie al sistema semplificato di triangolazione. Una pulsantiera laterale aiuta a gestire i vari parametri, con un’ottica E-lux 25mm (60x) efficace e luminosa.

A completare l’elenco delle qualità forti di questo oggetto, ci pensa la montatura monobraccio Nexstar SE, poggiata su un treppiede stabile e comodo anche per uscite all’aperto.

 

Pro

Affidabilità: Il sistema di puntamento sfrutta la tecnologia SkyAlign, utile a trovare la giusta posizione di una stella, con una gestione della triangolazione perfetta anche per chi non ha una conoscenza approfondita del cielo.

Trasporto: Pur avendo una struttura robusta, il modello Celestron 6SE è un buon compagno di osservazione da portare anche fuori casa. Il corpo principale e la zona del treppiede, possono essere smontati in pochi minuti, adattandosi bene anche a basse temperature.

Design: Il telescopio è un mix efficace di meccaniche, ottiche e software. L’esperienza Celestron nella creazione di un oggetto solido e con cui godere della vista di stelle e pianeti lontani, sposa la tecnologia, con un braccio robotizzato di buona resa.

 

Contro

Software: Il programma contenuto nel CD non presenta tra le opzioni la lingua italiana, un ostacolo per chi non conosce troppo la lingua e che limita in modo parziale le possibilità di beneficiare di queste opportunità e risorse digitali.

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Telescopio compatto

 

9. Celestron NexStar 8SE Telescopio compatto

 

Il modello Celestron NexStar 8SE, riunisce possibilità e uno stile che mette d’accordo sia i neofiti, sia gli appassionati dell’esplorazione celeste. Le funzioni che lo caratterizzano si appoggiano su una meccanica versatile e di qualità, con un’ottica ben protetta da polvere e cambi di temperatura.

La lunga focale consente di scrutare il cielo, beneficiando di una resa luminosa degli oggetti messi a fuoco, senza però incidere in modo pesante sulla grandezza e l’ingombro complessivo. Un aspetto che si traduce poi in un’ottima portabilità. Il sistema meccanizzato, grazie anche alla tracciatura SkyAlign, aiuta a prendere le giuste coordinate, gestendo il tracciamento a partire da tre stelle come riferimento.

In più, il software della pulsantiera si può aggiornare senza difficoltà e dona all’utente una risorsa in più con cui esplorare e regolare via computer movimento e scatti. Il treppiede accompagna al meglio durante le osservazioni, con una buona riuscita anche in fase di riprese e scatti fotografici.

 

Pro

Dimensioni: Con i suoi 15 chili di peso, il modello NexStar 8SE realizza un connubio tra sostanza e praticità. Semplice da montare, può accompagnare l’utente anche nel corso di uscite fuori casa, con un treppiede che si mantiene stabile.

Praticità: Il supporto motorizzato si unisce alla bontà dell’ottica Celestron, in un mix che dona immagini nitide sia dei corpi celesti inquadrati, sia di paesaggi e fauna terrestre.

Rapporto qualità/prezzo: Pensato per chi vuole iniziare a fare un salto di qualità, il telescopio Celestron presenta un insieme di funzioni di tracciamento e osservazione che non deludono, con in più una linea solida e proporzionata alla spesa richiesta.

 

Contro

Pulsantiera: Emergono problemi legati a fissaggio e posizionamento dei comandi. La pulsantiera fatica un poco a trovare la giusta collocazione una volta rimossa dalla sua sede.

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Accessori

 

Oculari per telescopio

 

Celestron CE93316 Oculare Serie Omni

 

Se siete interessati ad ampliare la dotazione di accessori del vostro strumento di osservazione astronomica, è fondamentale cominciare innanzitutto dagli oculari per telescopio.

Anche in questo caso la ditta Celestron offre i prodotti migliori, nella fattispecie gli oculari appartenenti alla Serie Omni; il CE93316 ha una lunghezza focale di 4 millimetri ed è indicato soprattutto per le osservazioni di oggetti luminosi e contrastati con un fattore di ingrandimento molto elevato.

Il diametro del barilotto è di 31,8 millimetri, ed è filettato per consentire il montaggio dei filtri, inoltre è completo anche di paraluce in gomma e tappi di protezione.

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Guida all’acquisto – Come scegliere i migliori telescopi?

 

Uno strumento antico di millenni

L’osservazione delle stelle è una pratica che l’uomo compie da millenni, ormai, prima a occhio nudo e poi con l’ausilio di rudimentali telescopi divenuti sempre più sofisticati col passare del tempo e con l’evoluzione tecnologica. La passione per l’astronomia è uno dei passatempi più belli ed educativi che ci possano essere, ma per un principiante è arduo districarsi tra calcoli delle coordinate e mappe delle costellazioni, di conseguenza è altrettanto difficile sapere quale telescopio comprare in base alle proprie esigenze, specialmente considerando il prezzo di questi strumenti.

 

 

I modelli più economici partono dai 70-80 euro a salire, infatti, e tutti gli esemplari venduti a una cifra inferiore non sono altro che dei meri giocattoli, dei telescopi realizzati con materiali super economici che offrono prestazioni minime e sono destinati soprattutto ai bambini, per introdurli allo studio dell’astronomia.

Capire come scegliere un buon telescopio, quindi, diventa vitale per evitare di fare un acquisto sbagliato, a prescindere dalla spesa.

 

I telescopi rifrattori

Innanzitutto bisogna decidere a quale caratteristica dare la priorità, se la nitidezza e la chiarezza delle immagini oppure l’ingombro dello strumento, in modo da individuare il tipo più adatto, riflettore o rifrattore.

Gli astrofili, per esempio, preferiscono i telescopi rifrattori per la prima ragione, e cioè per l’elevata resa in termini di nitidezza; le lenti, infatti, esaltano la luminosità e restituiscono un’immagine chiara e ben contrastata, quindi sono ideali nell’osservazione della Luna e degli altri pianeti. Il loro difetto, però, viene fuori quando si punta il telescopio verso una stella, magari un sistema binario, o verso una nebulosa. In quel caso l’esaltazione della luminosità si traduce in una netta perdita di contrasto, e quindi di nitidezza; un sistema di stelle binarie, quindi, invece di essere percepito distintamente sarà visto come una sola macchiolina di luce dalla forma ovale.

L’ulteriore aspetto problematico dei telescopi rifrattori è dato dalla lunghezza focale e dalla dimensione delle lenti, che più aumentano di dimensione più vanno incidere pesantemente sulle dimensioni complessive, sul peso e sul prezzo d’acquisto. Un telescopio rifrattore con lente da 150 millimetri di diametro può arrivare a costare oltre 600 euro, soprattutto se è motorizzato, mentre un modello con lente da 70 o 80 millimetri di diametro con puntamento manuale può oscillare dagli 80 ai 150 euro circa, a seconda del brand e della dotazione di accessori.

Questi ultimi non sempre sono inclusi nella confezione, soprattutto i modelli di fascia medio-alta tendono a essere estremamente spartani sotto questo aspetto, quindi a seconda del caso bisogna tenere conto di una eventuale spesa aggiuntiva per ampliare il corredo di filtri e di oculari, in modo da incrementare la gamma di osservazioni possibili.

 

I telescopi newtoniani

I telescopi riflettori invece, che da questo momento chiameremo newtoniani per evitare di confonderli con i telescopi rifrattori, sono caratterizzati soprattutto da dimensioni e peso contenuti, perché il sistema a specchi consente di ridurre le dimensioni del corpo principale senza sacrificare la lunghezza focale.

 

 

I telescopi newtoniani sono preferiti da chi ha poco spazio a disposizione e da coloro che amano fare osservazioni del cielo notturno da zone remote, e quindi cercano uno strumento leggero e poco ingombrante, facile da trasportare. La limitazione di questo tipo di telescopi è data da una notevole riduzione della luminosità catturata, e quindi risultano meno prestanti nell’osservazione di corpi celesti come satelliti e pianeti, ma proprio per questa ragione, invece, rendono molto meglio nell’osservazione delle stelle e delle nebulose, che riescono a catturare in tutta la loro gamma di contrasti.

Anche in questo caso il prezzo varia in base alle dimensioni dell’ottica, alla lunghezza focale e alla presenza o meno di ulteriori accessori, come i servomotori per il movimento e il computer con il database delle coordinate per il puntamento. In questo caso la cifra può variare dai 200 euro dei modelli più economici fino ai 5.000 euro e oltre dei modelli professionali, con particolare attenzione alla fascia dai 350 ai 700 euro circa, dove si possono trovare ottimi telescopi newtoniani adatti anche ai principianti, completi di servomotori e computer.

 

 

 

Domande frequenti

 

Chi ha inventato il telescopio?

Le proprietà delle lenti erano note fin dalla più remota antichità, quando venivano usate principalmente per concentrare i raggi solari e accendere il fuoco. Gli antichi assiri avevano creato dei telescopi e dei cannocchiali molto rudimentali già quattro millenni fa, per usarli nell’osservazione del cielo notturno, mentre ai tempi dell’impero romano le lenti venivano usate soprattutto come strumento di correzione ottica e di ingrandimento.

Successivamente, durante il XIII secolo, il frate francescano Roger Bacon si dedicò ampiamente allo studio delle lenti scoprendone le proprietà di rifrazione e spianando la strada alla nascita dei moderni telescopi; il primo dei quali venne messo a punto nel XVII secolo dall’ottico tedesco naturalizzato olandese Hans Lippershey.

La creazione di Lippershey era grezza, però, in quanto basata sugli stessi modelli di telescopi e cannocchiali dell’era arcaica, risalenti agli assiri, di conseguenza il suo modello era penalizzato da una resa ottica grossolana e da una pessima risoluzione dell’immagine. Fu a questo punto che Galileo intervenne migliorando lo strumento, ottenendo così il merito di aver perfezionato e, di conseguenza, “creato” il telescopio così come lo conosciamo oggi.

 

Come è fatto un telescopio?

Innanzitutto bisogna fare una differenza tra i telescopi ottici e quelli elettronici, come il radiotelescopio tanto per fare un esempio. I telescopi ottici sono i più diffusi ovviamente, in quanto vengono usati non soltanto dagli astronomi ma anche da astrofili, appassionati e semplici curiosi, mentre quelli elettronici hanno costi elevatissimi e sono quindi destinati prevalentemente a istituzioni di ricerca e alle università. I telescopi ottici possono a loro volta essere di tre tipi diversi: i telescopi rifrattori, i telescopi riflettori, detti anche newtoniani, e i telescopi catadiottrici.

Tutti e tre i tipi sono accomunati dal fatto di possedere un tubo cilindrico come corpo principale, per cui le differenze sono relative soltanto all’ottica. I telescopi rifrattori per esempio, all’interno del tubo possiedono una serie di lenti che sfruttano appunto il fenomeno della rifrazione per rimandare l’immagine ingrandita e capovolta nuovamente nel verso giusto verso l’oculare.

I telescopi riflettori, invece, sono caratterizzati da un tubo più corto e più largo rispetto a quello dei rifrattori, al cui interno è posto uno specchio circolare convesso che concentra e rimanda l’immagine direttamente verso l’oculare, senza farla passare attraverso altre lenti.

Il telescopio catadiottrico è analogo a quello riflettore, ma in più possiede una lastra correttrice che ne migliora le prestazioni e la nitidezza.

 

 

 

Come utilizzare un telescopio

 

Come funziona un telescopio

Il principio di funzionamento di un telescopio varia in base alla sua tipologia. Nei telescopi ottici per esempio, le lenti servono a catturare, focalizzare e concentrare la luce per poi rimandarla all’oculare, oppure a uno strumento di acquisizione immagini. Quest’ultimo può essere una fotocamera oppure, nei modelli elettronici, un sensore CCD o uno spettrografo.

 

 

I telescopi totalmente elettronici, invece, hanno un principio di funzionamento analogo a quello dei telescopi ottici soltanto che le lenti sono sostituite da parabole che servono a catturare, focalizzare e rinviare le onde radio, i raggi X oppure i raggi gamma, al relativo ricevitore a seconda del tipo di telescopio; quindi all’antenna radio, allo spettrografo e ai sensori per raggi X e Y.

Nei telescopi ottici c’è un’ulteriore differenziazione, ma il principio di funzionamento alla base rimane lo stesso. Abbiamo già accennato che i telescopi rifrattori utilizzano diverse lenti in modo da sfruttare appunto l’effetto di rifrazione in modo da restituire un’immagine che non soltanto è ingrandita e messa a fuoco, ma risulta anche visibile nel verso giusto e non capovolta.

I telescopi riflettori, invece, sono privi di lenti e sul fondo del corpo cilindrico, di solito più largo e corto rispetto a quello dei telescopi rifrattori, possiedono uno specchio circolare convesso. Quest’ultimo riflette la porzione di cielo verso la quale viene diretto, concentrandola su un secondo specchio zenitale che la rimanda direttamente all’oculare.

Esistono anche modelli ottici con schemi misti, ovvero dotati sia di specchio sia di elementi correttivi, lenti o lastre, come i telescopi catadiottrici per esempio; il vantaggio di combinare entrambi i sistemi ottici è quello di poter ridurre notevolmente le dimensioni del telescopio senza andare a intaccare la lunghezza focale dello strumento.

 

 

Come puntare un telescopio

Anche il puntamento di un telescopio dipende dal tipo di strumento e dalla presenza o meno di componenti elettroniche. I telescopi vanno puntati manualmente con l’ausilio dell’apposito mirino, quest’ultimo può essere montato separatamente rispetto all’oculare oppure integrato con lo stesso, ma in ogni caso è collocato parallelamente al corpo principale del telescopio. In tal modo si facilita il puntamento a vista sull’oggetto, sia esso la Luna o un altro pianeta.

Tenendo conto della rotazione terrestre, quindi, gli oggetti puntati saranno in costante movimento rispetto al punto di osservazione, che va quindi continuamente compensato con piccole e continue correzioni manuali.

Alcuni telescopi, però, sono dotati di microcomputer e servomotori, quindi possono effettuare sia il puntamento sia le successive correzioni in maniera semplice, inserendo direttamente nel computer le coordinate dell’oggetto da osservare.

 

 

Ultimo aggiornamento: 28.09.22

 

Principale vantaggio

Il NexStar 130 SLT ha il vantaggio di essere un telescopio dotato di servomotori controllati da un computer completo di un database con oltre 4.000 oggetti; anche se possiede una montatura con movimento su due assi, quindi, può essere facilmente adoperato anche dagli astrofili principianti.

 

Principale svantaggio

La qualità del tubo ottico è alta, un po’ meno per il resto dei componenti invece, soprattutto il treppiede, e le istruzioni sono presenti soltanto in lingua inglese; in compenso le illustrazioni facilitano la comprensione.

 

Verdetto 9.0/10

Il prezzo del NexStar 130 SLT è consistente, ma ben proporzionato alle sue caratteristiche mid-level; il controllo computerizzato lo rende adatto anche ai principianti.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Telescopio computerizzato mid-level

La ditta statunitense Celestron, fondata in California anni ’50, è una delle più blasonate nel settore delle ottiche da osservazione. Il brand, oltre a essere storico, è famoso soprattutto per i suoi telescopi, ma la sua produzione include anche microscopi, cannocchiali, binocoli e relativi accessori.

Nel 2005 la proprietà del marchio è passata alla Synta Technology Corporation, un’azienda taiwanese che aveva già solidi dei rapporti con Celestron, quindi buona parte della produzione è stata nell’isola di Taiwan, ma in California rimane ancora lo stabilimento dove avviene la realizzazione dei prodotti di alta qualità.

Il NexStar 130 SLT è un buon telescopio, che si colloca nella fascia mid-level per quanto concerne le prestazioni e le caratteristiche possedute; appartiene alla serie di telescopi computerizzati NexStar e quindi è adatto sia per gli astrofili mediamente esperti sia i principianti. Anche se è concepito per un utilizzo prevalentemente visuale, è comunque predisposto per eseguire anche riprese video e fotografie; a differenza dei telescopi rifrattori, però, questo modello non è adatto per le osservazioni terrestri ed è quindi sconsigliato a chi è in cerca di uno strumento di osservazione particolarmente versatile.

Montatura altazimutale controllata da servomotori e database con 4.000 oggetti

Il NexStar 130 SLT, infatti, è un telescopio riflettore newtoniano con uno specchio parabolico da 130 millimetri di diametro e una lunghezza focale di 650 millimetri, di conseguenza è progettato esclusivamente per le osservazioni astronomiche.

Trattandosi di un modello mid-level le lenti non sono proprio al top, ma sono comunque caratterizzate dagli elevati standard qualitativi di Celestron, inoltre lo specchio è sottoposto a uno speciale trattamento di alluminatura in modo da garantire un elevato potere riflettente.

La caratteristica distintiva della serie NexStar, però, e quindi del 130 SLT, è rappresentata dalla montatura monobraccio di tipo altazimutale, il cui moto sui due assi principali è controllato dai servomotori guidati dal computer. Quest’ultimo è parte integrante della dotazione dei telescopi NexStar ed è alimentato da 8 batterie di tipo AA, ovviamente non incluse nella confezione; il software integrato nel computer del NexStar 130 SLT, inoltre, possiede già un database con la posizione di oltre 4.000 oggetti celesti.

Questo permette anche ai principianti di accedere all’osservazione di stelle, nebulose e sistemi binari situati nello spazio profondo, e quindi difficili da cercare e seguire in modalità manuale. Basta inserire semplicemente le coordinate dell’oggetto prescelto mediante la pulsantiera del computer, oppure selezionare uno qualsiasi dei 4.000 oggetti già presenti in memoria, e i motori provvederanno a orientare il telescopio in maniera autonoma verso l’oggetto scelto.

Oltre al puntamento, inoltre, i motori consentono anche l’inseguimento dell’oggetto osservato, la loro velocità può essere regolata su nove diverse posizioni: tre a seconda dell’intervallo di tempo e sei in base al fattore di ingrandimento dell’oculare montato sul fuocheggiatore. La velocità di inseguimento, inoltre, può essere impostata su tre diverse modalità: siderale, solare e lunare, oppure essere disattivata del tutto.

 

Spartano nella dotazione di accessori

Il computer del NexStar 130 SLT possiede anche ulteriori funzioni: quella denominata SkyAlign, per esempio, permette di scegliere tra quattro diverse modalità di allineamento, inoltre è possibile mantenere sempre aggiornato il software tramite internet.

Il telescopio è completo anche di fuocheggiatore da 2 pollici, con riduttore per gli oculari del diametro di 31,8 millimetri, del supporto per il cercatore e del treppiede in acciaio preassemblato; il treppiede è estensibile, in modo da poter essere regolato in altezza a seconda delle esigenze dell’osservatore, ed è dotato anche di vassoio porta-accessori.

Per quanto riguarda questi ultimi, invece, la dotazione del NexStar 130 SLT, purtroppo, non è molto nutrita è comprende soltanto l’alimentatore 220V, il cercatore StarPointer a punto rosso e due oculari, una lente da 25mm con fattore di ingrandimento 26x e una da 9mm con fattore 72x, entrambe con innesti da 31,8 millimetri di diametro.

 

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Ultimo aggiornamento: 28.09.22

 

L’analisi nel dettaglio dei componenti primari alla base di un telescopio, può aiutare a farsi un’idea più chiara e completa su questo straordinario strumento.

 

Per chi vuole tuffarsi realmente alla scoperta di un dispositivo come il telescopio, abbiamo preparato una guida che analizza nel dettaglio ogni singolo componente, così da restituire un quadro ampio e diversificato.

 

Ottica

Con questo termine si fa riferimento al tipo di elemento che permette la cattura e il passaggio della luce. Può essere una lente nel caso dei telescopi rifrattori oppure uno specchio se invece stiamo parlando di modelli riflettori.

Parlando della prima tipologia si sfruttano una serie di lenti, riuscendo così ad avere delle immagini estremamente nitide, motivo per cui si predilige l’uso di questi telescopi per l’osservazione dei pianeti. Il lato negativo è che la grandezza e il costo di questi oggetti li rende poco accessibili agli amatori o a chi non vuole investire una cifra esagerata per l’acquisto di un telescopio venduto on line (ecco la lista dei migliori prodotti).

Gli specchi invece caratterizzano la seconda categoria di telescopi. Questi vengono chiamati comunemente Newtoniani e sono strutturati con due specchi, quello primario in posizione parabolica e quella secondario in posizione piana. Dove il primo specchio si occupa di raccogliere e catturare la luce proveniente dal corpo osservato, il secondo specchio, rende accessibile il piano focale e dunque l’immagine all’osservatore. Diversi sono i materiali che vanno a comporre questo specchio e, in particolare, il valore da tenere d’occhio è quello legato al coefficiente di dilatazione.

 

 

Oculare

Con questo termine si va a indicare una o più lenti che servono da collegamento tra l’occhio dell’osservatore e il dispositivo di cattura delle immagini. Il loro compito è quello di ingrandire le immagini, fungendo quasi da microscopio che amplia e allarga la nostra visione. Il fatto di essere composti da un numero variabili di lenti e di funzionare in un sistema più ampio, rende la qualità di questo componente centrale per ridurre al minimo problemi come la rifrazione.

 

Tubo ottico

Comprende sia l’insieme delle ottiche che trovano posto all’interno del tubo, sia il sostegno meccanico delle diverse parti. È costituito da uno specchio primario che ha il compito di raccogliere la luce e rifletterla allo specchio secondario. La sua collocazione è nella zona posteriore del tubo.

Lo specchio secondario di cui abbiamo accennato poc’anzi si trova invece nella zona anteriore del tuo ottico, raccoglie la luce proveniente dal primario e la riflette in direzione dell’oculare. Uno spazio del tubo è poi dedicato al posizionamento di altre ottiche o strumenti accessori.

 

Cercatore

Si identifica con questo nome un secondo telescopio rifrattore, collegato al suo fratello maggiore e il cui compito risiede nella migliore individuazione di un corpo celeste. La grandezza del campo visivo che lo caratterizza, insieme a un basso indice di ingrandimento favoriscono uno sguardo d’insieme molto utile per orientarsi e puntare al meglio l’oggetto desiderato.

 

Lente di Barlow

Tra gli accessori che si possono posizionare su un telescopio, la lente di Barlow occupa un posto speciale. È un moltiplicatore di focale che prende il nome dall’inventore inglese Peter Barlow. Una volta collocata sul dispositivo consente di aumentare il fattore di ingrandimento.

In diversi modelli si compone di un insieme di lenti, utili anche a ridurre sensibilmente il fattore di aberrazione.

 

 

Altri accessori

Per chi poi desidera migliorare e variare anche il tipo di visualizzazione, la scelta di un filtro risolve diverse problematiche. Da una parte infatti queste lastre colorate, composte di pasta di vetro o in gelatine, permettono di diminuire e bloccare il passaggio dei raggi ultravioletti e a infrarossi, così che la luminosità del sole risulti attenuata.

Per l’osservazione della Luna è consigliato un filtro di colore verde, mentre i filtri rosso e arancione trovano un’ottima applicazione con pianeti come Marte. Altri pianeti come Venere, Saturno e Giove prediligono poi l’uso di un filtro blu.

Un ulteriore strumento utile specialmente per seguire il nostro obiettivo è rappresentato dalla montatura. In pratica si tratta di un treppiede motorizzato, il cui scopo è seguire e puntare l’oggetto nel suo movimento apparente lungo la volta celeste.

Abbiamo da un lato una montatura di tipo azimutale in cui lo spostamento segue principalmente i due assi, con un passaggio dall’alto verso il basso e uno da sinistra verso destra e dall’altro poi troviamo le montature di tipo equatoriali. Questa tipologia consente di far muovere il telescopio intorno a un asse che corrisponde a quello di rotazione del cielo, con una precisione che non ha eguali.

 

 

Ultimo aggiornamento: 28.09.22

 

Principale vantaggio

Parliamo di un telescopio riflettore dalle caratteristiche avanzate, dotato di un’ottica di qualità e completo di tutti gli accessori fondamentali; non ha nulla da invidiare ai modelli prodotti dalle ditte più blasonate, ma ha il vantaggio di possedere un prezzo molto più accessibile.

 

Principale svantaggio

Si tratta di un modello a regolazione manuale e, dato che le sue caratteristiche sono professionali, può risultare molto difficile da gestire per un principiante, a meno che non sia fortemente motivato a imparare.

 

Verdetto 9.5/10

Il prezzo accessibile è uno dei suoi punti di forza, ma anche le altre caratteristiche non sono da meno; è un prodotto eccellente, soprattutto per gli astrofili esperti.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Costo accessibile, caratteristiche professionali

Seben è un marchio di proprietà Amazon e fa capo a una ditta tedesca che produce sound e metal detector, binocoli, cannocchiali, telescopi e relativi accessori; i prodotti Seben si distinguono soprattutto per l’ottimo rapporto qualità-prezzo, ed è importante fare questa premessa.

Il Seben 1000-114 Star-Sheriff, infatti, è un telescopio riflettore che si colloca nella fascia economica di mercato, ma che non ha nulla da invidiare ai modelli con caratteristiche analoghe prodotti da ditte più blasonate, come Celestron o Meade Instruments per esempio, è questo lo rende un prodotto decisamente interessante.

La sua caratteristica principale infatti, a parte il prezzo accessibile, sta nella qualità dell’ottica e dell’assemblaggio, che sono entrambi di ottimo livello. Il suo peso complessivo è di poco inferiore ai 12 chilogrammi ed è anche predisposto per il montaggio di ulteriori accessori, motori compresi.

Se dal punto di vista economico il Seben 1000-114 si colloca nella fascia media, però, in termini di prestazioni e potenzialità è un modello decisamente avanzato, di conseguenza è consigliato soprattutto agli astrofili che hanno maturato già un minimo di esperienza nell’osservazione e nella ricerca dei corpi celesti.

Completo degli accessori fondamentali

La confezione, oltre al tubo del telescopio, include quattro oculari con relativi custodie protettive, una lente d’inversione 1,5x, un filtro per l’osservazione della Luna, una lente di Barlow, un cercatore 5×24, il coperchio protettivo, il treppiede in alluminio regolabile in altezza e la montatura equatoriale EQ3.

Tutti gli accessori fondamentali per l’utilizzo, quindi, sono già presenti nel kit iniziale; gli oculari, nello specifico, sono lenti ad alte prestazioni e sono suddivisi come segue: un H20mm con fattore di ingrandimento 50x, un H12,5mm con fattore 80x, un H6mm con fattore 167x e un SR4mm con fattore di ingrandimento di 250x. Come potete vedere, quindi, la potenza di ingrandimento è già notevole di base, ma combinando gli oculari con la lente di Barlow è possibile addirittura raddoppiarla, portandola rispettivamente ai fattori 100x, 160x, 334x e 500x.

Il telescopio ha una lunghezza focale di 1000mm, uno specchio del diametro di 114mm e una magnitudine visuale di 12,8 M, quindi rende potenzialmente visibili 2.250.000 stelle registrate nell’arco di magnitudine apparente che va da -1 fino a 12,8.

La montatura equatoriale inoltre, come abbiamo accennato nel paragrafo precedente, è predisposta per il montaggio di servomotori e relativo processore di controllo, inoltre è possibile montare anche un adattatore per fotocamere reflex oppure per dispositivi mobili, come smartphone e tablet; questi ulteriori accessori, però, devono essere acquistati a parte.

 

A regolazione manuale, ma predisposto per i servomotori

Per quanto ben accessoriato però, il Seben 1000-114 rimane pur sempre un telescopio a regolazione manuale; le sue caratteristiche sono di livello professionale, ma essendo privo di computer di ricerca e servomotori per l’allineamento, senza le giuste conoscenze difficilmente si andrà oltre l’osservazione della Luna e dei pianeti del sistema solare.

Per accedere all’osservazione di stelle, nebulose e sistemi binari situati nello spazio profondo, è necessario possedere innanzitutto una buona dimestichezza con la regolazione manuale della montatura equatoriale, e poi una discreta conoscenza delle mappe celesti e della posizione delle stelle; e questo è il motivo per cui il Seben 1000-114 è consigliato agli astrofili esperti.

Ciò non toglie che il prezzo accessibile potrebbe ulteriormente motivare anche i principianti; se si ha l’opportunità di poter contare sull’aiuto di un altro astrofilo esperto, per esempio, allora il percorso di apprendimento all’uso sarà di certo più facile, e questo telescopio potrà assicurare grandi soddisfazioni.

Ma la passione rimane lo stimolo maggiore, e anche se il percorso di apprendimento può risultare più difficile da autodidatta, non significa che con il giusto impegno e la costanza non si possano raggiungere risultati altrettanto elevati.

 

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Ultimo aggiornamento: 28.09.22

 

Principale vantaggio

Il pregio principale è il suo rapporto qualità-prezzo; il costo è accessibile, infatti, e c’è la possibilità di poter migliorare a posteriori l’Astromaster 130EQ con l’aggiunta di un motore A.R. e di un set di oculari più nutrito, perché in dotazione ne ha solo due.

 

Principale svantaggio

Una pecca comune dei telescopi Celestron entry e mid level, purtroppo, è rappresentata dalla differenza che intercorre tra il tubo ottico e i componenti secondari; il primo è di ottima qualità, infatti, il resto meno.

 

Verdetto 9.4/10

Nonostante alcune limitazioni, peraltro trascurabili, l’Astromaster 130EQ è un eccellente telescopio newtoniano entry level, ideale per gli astrofili con un minimo di esperienza.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Telescopio computerizzato mid-level

L’Astromaster 130EQ appartiene all’omonima serie di telescopi entry level prodotti dalla famosa ditta Celestron, una delle più blasonate nel settore di produzione delle ottiche da osservazione. Gli standard produttivi di questa ditta sono ben noti, infatti, e questo telescopio si distingue grazie al suo eccellente rapporto qualità-prezzo, in quanto il costo dello strumento è decisamente accessibile in relazione alle caratteristiche possedute e alla qualità dell’ottica.

Si tratta nello specifico di un modello newtoniano dalle dimensioni compatte e dal peso complessivo di circa 12,5 chilogrammi, adatto esclusivamente alle osservazioni astronomiche. È caratterizzato da una montatura equatoriale il cui movimento è regolato manualmente mediante una manopola micrometrica; per questa ragione, nonostante sia un modello entry level, è consigliato soprattutto agli astrofili che hanno acquisito un minimo di esperienza nell’uso delle montature equatoriali e una buona conoscenza delle mappe celesti e della posizione degli oggetti di maggiore rilevanza.

Il controllo manuale dei movimenti, infatti, richiede dimestichezza con le diverse modalità di allineamento e su come eseguire in maniera corretta il puntamento l’inseguimento degli oggetti osservati, altrimenti difficilmente sarà possibile spingersi oltre l’osservazione della Luna e dei pianeti del sistema solare interno.

Montatura equatoriale predisposta per la motorizzazione A.R.

Potenzialmente, infatti, l’Astromaster 130EQ è una buona piattaforma di osservazione e, nelle notti più limpide, permette di visualizzare distintamente gli ammassi stellari, le nebulose e i sistemi binari più brillanti.

Il tubo ottico ha una lunghezza focale di 650 millimetri e possiede uno specchio del diametro di 130 millimetri che, in accordo con gli standard produttivi Celestron, è trattato con uno speciale procedimento di alluminatura al fine di incrementare le sue proprietà riflettenti. Il tubo è collocato su una montatura equatoriale di tipo CG-3 che, come accennato anche nel paragrafo precedente, può essere regolata manualmente con movimenti micrometrici, ma che è predisposta anche alla motorizzazione sull’asse dell’ascensione retta.

La montatura, a sua volta, è fissata su un treppiede preassemblato in acciaio, il quale fa da supporto all’intera struttura; il treppiede è anche regolabile in altezza ovviamente, ed è completo di un comodo vassoio porta-accessori dove si possono posizionare i diversi oculari usati per le osservazioni.

È importante specificare che nella serie dei telescopi Astromaster sono disponibili due distinte versioni di questo telescopio: quella oggetto del nostro articolo è la 130EQ a regolazione manuale, ma predisposta per la motorizzazione, mentre l’altra versione è la 130EQ-MD, già completa di motore ma venduta a un prezzo decisamente più alto.

Una soluzione alternativa invece, per chi fosse interessato a questa possibilità, è rappresentata dall’acquisto del singolo motore, l’articolo Celestron CE93514; in alcuni casi infatti, soprattutto sulle piattaforme di e-commerce, questa scelta potrebbe risultare più conveniente rispetto all’acquisto della versione motorizzata 130EQ-MD.

 

Dotazione di accessori minima

La dotazione di accessori dell’Astromaster 130EQ, invece, è abbastanza limitata; questo dettaglio, però, è comune alla maggior parte dei telescopi prodotti dall’azienda d’origine americana ma attualmente di proprietà taiwanese. Quelli realizzati dalle ditte concorrenti, di solito, sono di gran lunga più accessoriati, ma fatte le debite eccezioni i loro telescopi sono qualitativamente inferiori rispetto ai Celestron.

A parte il tubo ottico con il fuocheggiatore, la montatura e il treppiede, quindi, nella confezione dell’Astromaster 130EQ sono inclusi anche il classico cercatore StarPointer a punto rosso e due oculari, uno da 20mm con fattore di ingrandimento 33x e uno da 10mm con fattore di ingrandimento 65x, entrambi con il diametro di innesto di 31,8 millimetri.

Come accennato in precedenza, quindi, il punto di forza di questo telescopio consiste soprattutto in un prezzo facilmente accessibile e nella possibilità di ampliare ulteriormente le sue potenzialità e prestazioni a posteriori, con l’acquisto del motore e di un buon set di oculari; la pecca, invece, è che trattandosi di un modello entry level gli elevati standard di qualità Celestron si applicano al tubo ottico ma non al treppiede e ai componenti secondari.

 

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Ultimo aggiornamento: 28.09.22

 

Principale Vantaggio:

La bontà dei materiali consente di montare i diversi componenti in maniera semplice ed efficace e, insieme a una buona qualità del cercatore, rendono l’oggetto una soluzione adeguata a chi vuole fare il salto di qualità, passando a un elemento catadiottrico e a una montatura computerizzata, con un sistema di allineamento SkyAlign.

 

Principale Svantaggio:

All’interno del CD, i testi e tutte le spiegazioni sono in lingua inglese, un aspetto che fa storcere il naso a quanti non hanno grande familiarità con questa lingua. L’avere a disposizione un software in italiano avrebbe agevolato la comprensione delle meccaniche anche attraverso un programma dedicato da visualizzare su PC.

 

Verdetto: 9.7/10

Unendo in un mix efficace, portabilità ed esplorazione della volta celeste, Celestron ha creato un telescopio computerizzato di grande resa. Con la tecnologia SkyAlign, l’utente può riuscire ad allineare in breve tempo lo strumento, anche con il solo puntamento di tre stelle a caso. La montatura altazimutale monobraccio, è computerizzata con il sistema Nexstar SE, che gestisce il movimento e aiuta così l’utente nella ricerca dei pianeti sparsi nell’universo.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Montaggio

Grazie a un manuale molto dettagliato, l’utente è in grado di affrontare senza particolari patemi d’animo l’assemblaggio dei pezzi. Nella confezione trovano posto oltre all’oculare E-lux 25mm (60x), anche un trasformatore e uno Starpointer a punto rosso.

Buona anche la qualità del treppiede, così da avere una base solida e ben bilanciata con sui cui sistemare il telescopio. Lo strumento è diviso in due grandi gruppi, con la sessione tubo ottico che include la montatura a forcella e il monobraccio e in una seconda zona che comprende il treppiede e la testa equatoriale.

Nel libretto vengono dettagliati tutti i passaggi, dalla prima impostazione del treppiede, passando poi per l’installazione della batteria e della pulsantiera sul tubo ottico.

Funzionalità

La scelta del modello NexStar 6SE include un sistema chiamato SkyAlign, pensato per semplificare la ricerca di una stella o un pianeta. Attraverso la triangolazione con tre stelle, il telescopio è in grado di posizionarsi e gestire al meglio la localizzazione, dispensando l’utente da una conoscenza approfondita del cielo.

Le montature monobraccio Nexstar hanno un alto livello tecnologico, progettato per seguire al meglio il movimento, con una pulsantiera pratica da gestire, con un attacco a coda di rondine che le rende compatibili anche con altre ottiche.

 

Resistenza

Una volta collocato il telescopio all’esterno, i tempi di acclimatamento sono molto ridotti, e non si verifica l’annoso problema dell’appannamento. La tenuta del treppiede è efficace, con il telescopio stabile e pratico anche da trasportare.

La tecnologia Celestron è una sintesi perfetta tra ottiche di qualità e aggiornamento del software della pulsantiera Nexstar. Oltre all’alimentatore è poi presente un vano batteria, così da avere anche un’autonomia extra nel momento in cui si decide di portare all’aperto il telescopio.

Si vede dunque come meccaniche, software e materiali sono stati curati e studiati per offrire una visione e un’esplorazione del cielo soddisfacente.

 

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Ultimo aggiornamento: 28.09.22

 

Principale Vantaggio:

Con uno sguardo al passato del marchio Celestron, ripreso nella forma compatta e nelle colorazioni, il NexStar 8SE getta uno sguardo importante anche al futuro. La dotazione di meccaniche all’avanguardia e di software per il tracciamento come lo SkyAlign, aiutano e avvicinano anche i neofiti alla bellezza e al mistero dell’osservazione stellare. Il trattamento StarBright XLT poi aggiunge altra qualità sul fronte della fotografia e della resa delle ottiche sia al chiuso sia all’aperto.

 

Principale Svantaggio:

È emersa una certa leggerezza nel sistema del treppiede, aspetto che ha sollevato dubbi riguardo la robustezza e la stabilità del telescopio in condizioni più precarie. Un discorso simile che riguarda anche la pulsantiera, di non facile collocazione una volta rimessa nella sua sede. Aspetti che pesano in modo rilevante, visto anche il costo non troppo economico di tutto l’apparecchio.

 

Verdetto: 9.3/10

Compattezza e una serie di funzioni interessanti, come il sistema SkyAlign e la tecnologia StarBright XLX. Questi i due punti di forza del telescopio . Il sistema Autoguider e il collegamento GPS offrono un posizionamento e una tracciatura precisa e affidabile.

La resa delle immagini è nitida, con una facilità anche per chi desidera realizzare riprese fotografiche di oggetti terrestri e non. Trasportabilità di buon livello, con un sistema di montaggio con cui mettersi subito all’opera. La montatura altazimutale con braccio motorizzato, lavora al meglio su entrambi gli assi.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Funzionalità

Una volta aperta la confezione si capisce subito la resa e l’attenzione messa da Celestron nella realizzazione del telescopio. Tra il cercatore e le ottiche. la qualità punta a trovare una connessione ideale con la modalità SkyAlign.

Si riesce così a individuare l’astro che si sta cercando, attraverso una metodologia di triangolazione su tre stelle rapida e che aiuta gli utenti anche meno smaliziati. Il posizionamento della montatura è agevolato dal sistema a coda di rondine, un collegamento compatibile anche con ottiche differenti. Una nota positiva per quegli astrofili che amano cambiare strumento di tanto in tanto.

L’ottica riproduce immagini nitide e ben contrastate, grazie al trattamento multistrato StarBright XLT. La proiezione sull’oculare è poi così ben realizzata che anche le fotografie e le riprese permettono di godere di foto e video accattivanti.

Compattezza

La buona trasportabilità del telescopio aiuta quanti amano effettuare osservazioni della volta celeste, passando dal balcone di casa fino a un’altra location all’aria aperta. Il treppiede in acciaio preassemblato, insieme alla zona del tubo ottico, offre quella base di appoggio comoda da portare in giro.

Con un peso di 15 chili, la questione della portabilità riceve una spinta a muoversi e a sperimentare, con un ingombro gestibile da più punti di vista. Il diametro dell’ottica è di 203 mm, con una lunghezza focale di 2.032 mm. Nonostante questi valori sufficientemente alti, il telescopio Celestron conserva una compattezza che non passa inosservata e che diventa un punto a favore di un prodotto ben realizzato.

Una versatilità ideale anche per chi ama il birdwatching, in un allargamento delle funzionalità che punta al cielo e guarda con curiosità anche al paesaggio terrestre.

 

Resa

L’investimento richiesto per questo oggetto con cui osservare la volta celeste non è di poco conto, ma il risultato una volta iniziate l’osservazione è capace di ripagare al meglio della spesa sostenuta. Il software SkyAlign aiuta a puntare e trovare la giusta collocazione nella volta celeste, con una sensibile riduzione dei tempi e dei modi.

Le carte vincenti vanno ritrovate in una lunga focale, con la luce che viene convogliata da una lastra di Schmidt e poi riflessa sul principale specchio sferico. L’isolamento è totale, e va a proteggere questo sistema chiuso, preservando il tutto dalla polvere e da eventuali sbalzi di temperatura e turbolenze d’aria.

La montatura monobraccio è un altro fiore all’occhiello di questo oggetto. Si gestisce attraverso una pulsantiera ad hoc e aggiornabile via web. Si capisce bene come il telescopio diventi appetibile.

 

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