Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini sorge nel territorio compreso tra Umbria e Marche. È ricco di suggestioni dal grande fascino naturalistico e storico
I monti Sibillini rappresentano il gruppo montuoso più elevato dell’Appennino umbro-marchigiano. Il parco abbraccia diversi comuni e le vette racchiuse in questo speciale territorio. Si estende per una superficie notevole di poco meno di 70mila ettari ricadendo nel comprensorio di sedici comuni e quattro province: Ascoli Piceno, Macerata, Fermo e Perugia.
Tante sono le attrattive per il turista che può decidere di vivere questi luoghi seguendo le proprie passioni e gli interessi. Tanta è la storia, la cultura e il fascino ambientalistico di questo parco in grado di attirare visitatori con interessi distinti ma accomunati dal profondo senso del bello. Si tratta, infatti, di località intrise delle tracce delle primissime comunità umane che hanno abitato la nostra penisola. Cittadine incantevoli e testimonianze ancestrali del passaggio dell’uomo su questi terreni ostili, suscitano grande emozione e ispirano suggestioni nuove ai visitatori.
La natura spesso selvaggia e ostile che caratterizza questi monti e le vallate, è anche oggetto di grande culto e interesse per gli appassionati. Qui si praticano sport estremi come il rafting o in canyoning lungo i corsi d’acqua principali che attraversano località di insolita bellezza.
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Le meraviglie racchiuse nel Parco Nazionale dei monti Sibillini
Il territorio di interesse del parco ricade tra le due regioni, Umbria e Marche, e appartiene al tratto umbro-marchigiano dell’Appennino centrale. Cime per lo più dolci e poche vette molto alte caratterizzano l’ambiente circostante, estremamente antico e quindi in grado di dare luogo a fenomeni naturali di inaspettata bellezza.
Tante le cose da fare e da vedere una volta da queste parti. Tra i comuni che racchiudono un fascino antico c’è Visso che, secondo la leggenda, precedette la fondazione di Roma di quasi un millennio e che è tuttora abitato. Una perla di bellezza e attrattive turistiche è di certo Norcia, che vanta il primato di essere uno tra i borghi più suggestivi del parco. Armati di sandali da trekking e ben equipaggiati, i visitatori dei monti Sibillini sanno cosa vedere per rendere la propria vacanza indimenticabile.
Il trekking Lame Rosse
Tra le mete oggetto di numerose visite da parte dei turisti ci sono i canyon delle Marche detti Lame Rosse, originate dall’erosione di depositi di ghiaia e argille rosse che con il passare del tempo sono state ridisegnate dagli agenti atmosferici. Torri svettanti e pinnacoli si snodano lungo tutto il percorso caratterizzato dalle pareti di ghiaia dai disegni inconsueti. I paesaggi cangianti e sempre sorprendenti dei monti Azzurri, come li chiamava Leopardi, comprendono anche questa formazione che è raggiungibile seguendo sentieri battuti e ben individuabili.
Si parte dal lago di Fiastra, ai piedi della diga, percorrendo un tragitto di poco più di 3 ore, andata e ritorno. Oppure, si può iniziare il percorso dal belvedere della Ruffella. Le difficoltà del tragitto sono minime, a parte poche e brevi salite più impegnative.
Una volta raggiunta la meta, il viaggiatore è premiato da una visione incantevole e altamente suggestiva. L’azione erosiva su quella che un tempo era stata una zona fluviale, ha reso questo panorama indimenticabile e perfettamente in grado di ripagare lo sforzo necessario per affrontare le avversità del sentiero.
I più bei laghi nelle Marche
La grande varietà di paesaggi comprende anche la presenza di specchi d’acqua di particolare bellezza. Tra le mete più ammirate si trovano sia laghi naturali che artificiali, perfettamente compenetrati all’interno del contesto naturalistico. Il lago di Fiastra, per esempio, è stato creato artificialmente. La diga che lo ha intrappolato è stata realizzata nel 1955 e da allora attrae turisti e visitatori data la sua speciale bellezza.
Sempre blu e terso, sulle sue acque si riflettono le vette circostanti trasmettendo un senso di quiete e pace. Imperdibili, nei paraggi, le Gole del Fiastrone che meritano una visita dopo un breve tratto a piedi lungo i sentieri che dal lago portano giù lungo il percorso del breve corso d’acqua che lo alimenta.
Altra meta gettonata è il lago di Gerosa dominato dalla vetta del monte Vettore dall’altezza di 2.476 metri, s.l.m. Si rivela il favorito dai villeggianti locali che lo preferiscono per le gite domenicali, le passeggiate tra i sentieri che si dipanano d’intorno e i tratti da fare in mountain bike.
Tappa imprescindibile per gli appassionati di leggende dal gusto esoterico, il lago di Pilato rappresenta un’altra tappa da concedersi durante la vacanza presso i monti Sibillini. È uno dei pochi specchi d’acqua di origine naturale e non artificiale che si trovano nelle Marche. È di origine glaciale e qui si trovano specie di fauna e flora di particolare interesse naturalistico. Il lago è noto anche per la leggenda che lo vuole essere l’ultima tappa delle spoglie mortali di Pilato, per questo ha attirato l’interesse di appassionati di occultismo e maghi durante il Medioevo e oltre.
Praticare sport immersi nella natura selvaggia
Gli appassionati di sport all’aperto hanno tanto da fare in ogni stagione dell’anno nei pressi del parco. Per chi pratica il rafting le Marche sono una destinazione d’eccellenza dove percorrere i corsi d’acqua più emozionanti. È possibile attraversare Umbria e Marche per via fluviale affrontando le incognite del percorso discendendo il fiume. Anche i bambini potranno mettere in pausa i migliori giochi per PS2 per dedicarsi alla divertente avventura della corsa attraverso le rapide del fiume.
Infatti la discesa del fiume è un’attività che può essere fatta da tutti, grandi e bambini, non importa il livello di esperienza. Guide esperte accompagnano i turisti durante questa divertente attività che offre un punto d’osservazione diverso e del tutto inusuale delle bellezze paesaggistiche del territorio che attraversa le due regioni.
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