L’olio di cocco è un prodotto dai mille utilizzi, sia in cucina sia nella cosmesi e nella cura della persona. Le migliori marche di olio di cocco sono biologiche e non contengono additivi, come per esempio addensanti ed edulcoranti.
Grazie alle sue numerose proprietà lenitive l’olio di cocco può essere utilizzato anche come crema doposole, per ridurre il prurito provocato da punture d’insetto ed è ottimo anche da portare con sé in campeggio o in vacanza. Vediamo come utilizzare l’olio di cocco biologico, in tutti i suoi numerosi campi di impiego.
Ricette con olio di cocco
In cucina, l’olio di cocco può essere utilizzato sia per la preparazione di dolci sia per le pietanze salate, di carne o di pesce, vegane o vegetariane. Questo ingrediente è perfetto per esaltare il curry di carne, pesce o verdure, il dahl di lenticchie e tante altre ricette asiatiche, indipendentemente dalla tipologia di ingredienti.
L’olio di cocco si può usare anche per friggere, dato che ha un elevato punto di fumo. In più, è perfetto per i dolci, sia cotti sia crudi, soprattutto per chi ama il sapore dolciastro e aromatico di questo frutto esotico. Ma attenzione: va considerato che, essendo un grasso puro, così come tutti gli oli e i burri, ne va limitato nel consumo: l’OMS raccomanda infatti di ridurre il consumo dei grassi al 30%, all’interno di una dieta equilibrata. Utilizzatelo dunque con attenzione, se volete privilegiare uno stile alimentare più sano.
L’olio di cocco per la bellezza
Idratante e lenitivo, l’olio di cocco viene ampiamente utilizzato nel settore della cosmesi. L’ingrediente va ad arricchire maschere per il viso, impacchi per capelli, pomate contro arrossamenti e irritazioni, creme, lozioni, deodoranti e saponi idratanti facili da preparare anche a casa.
L’olio di cocco può essere applicato sul viso, nelle zone che hanno più necessità di essere idratate e, per esempio mischiato con il sale grosso, aiuta a strofinare via la pelle secca dai piedi. Se applicato localmente, contrasta le macchie del viso. Mischiato al bicarbonato di sodio, costituisce infine un ottimo dentifricio sbiancante fatto in casa. Quale tipologia di olio di cocco scegliere?
Si consiglia di acquistare il prodotto solamente presso rivenditori di fiducia e di scegliere marche biologiche, ovvero quelle aziende che producono e vendono prodotti agricoli e alimentari coltivati e lavorati seguendo i principi dell’agricoltura biologica: assenza di pesticidi e fertilizzanti chimici, nessun utilizzo di OGM, rispetto per l’ambiente, gli animali e la biodiversità.
Altri impieghi dell’olio di cocco
L’olio di cocco può essere impiegato anche contro alcuni disturbi, per esempio la psoriasi – massaggiandolo delicatamente sulla pelle – l’herpes e il mal di gola. Contro il raffreddore e l’influenza può essere sciolto nel tè caldo. In più, è anche un cicatrizzante e un lubrificante naturale. L’olio di cocco ha anche straordinarie proprietà antibatteriche e antimicotiche e può agire con efficacia contro i funghi che attaccano le unghie delle mani e dei piedi.
Questo ingrediente può essere utilizzato anche per lucidare (per esempio gli interni dell’auto), per lubrificare (per esempio gli ingranaggi della bicicletta e le cerniere) per scrostare le padelle di ferro utilizzate durante il campeggio. E non finisce qua: gli utilizzi dell’olio di cocco sono davvero numerosi!
Per garantire che l’olio di cocco mantenga intatte le sue proprietà benefiche, è fondamentale conservarlo correttamente. Ha una temperatura di fusione intorno ai 24-25 gradi, il che significa che può essere sia solido sia liquido a seconda della temperatura ambiente. Entrambe le forme sono perfettamente utilizzabili ma, per garantire una consistenza uniforme e facile da usare, è preferibile mantenerlo a temperatura ambiente.
Conviene poi utilizzare un contenitore a chiusura ermetica, in modo da proteggerlo dall’esposizione all’aria, che può causare ossidazione e deterioramento delle sue proprietà. Un barattolo di vetro con coperchio ermetico è ideale perché il vetro non reagisce con l’olio, mantenendone inalterate le caratteristiche organolettiche.
La luce, in particolare i raggi UV, può degradare l’olio di cocco, riducendo la sua efficacia e alterandone il sapore. Conservare l’olio in un contenitore opaco o in un luogo buio, come un armadietto della cucina o una dispensa, aiuta a prevenire questo problema. Se si utilizza un contenitore trasparente, è consigliabile avvolgerlo in un panno scuro o nella carta per bloccare la luce.
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