Nonostante sia uno dei luoghi più aridi del mondo, il deserto di Atacama è una meta ambita per tutti gli amanti dell’escursionismo che vogliono vivere un’esperienza di viaggio diversa e indimenticabile. Ecco alcune informazioni utili e le cose più belle da vedere in questo splendido deserto.
Atacama è tra i deserti più insoliti e particolari del Cile, ma non quelli di dune sabbiose a cui siamo abituati, perché costituito da creste rocciose, vulcani, geyser e grotte che fanno da cornice a città stupende situate nella regione di Antofagasta. Si tratta, quindi, di una zona che ha molto da offrire sia a chi vuole concedersi una vacanza diversa dal solito sia agli escursionisti incalliti che amano l’avventura.
Se vi abbiamo fatto venire voglia di andarci, qui di seguito vi indicheremo le migliori attrazioni turistiche da scoprire durante il vostro viaggio in questo splendido deserto del Cile.
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Il deserto freddo di Atacama e le sue valli
Oltre a essere uno dei luoghi più aridi della Terra, il Deserto di Atacama viene considerato un deserto freddo a causa dell’influsso climatico antartico. Sicuramente, è tra le zone più suggestive del Cile grazie soprattutto alla celebre Valle della Luna, costituita da dune, caverne, picchi aguzzi e crateri che creano uno scenario molto simile a quello lunare, da cui deriva appunto il suo nome.
Per esplorare la zona a piedi occorrerà, quindi, equipaggiarsi con scarpe Salomon da escursionismo e bastoni da trekking in modo da godere delle bellezze del territorio all’insegna del comfort e della sicurezza. Oltre a visitare le suggestive grotte rocciose e i pittoreschi canyon che caratterizzano la zona, è sicuramente il posto migliore per apprezzare il celebre tramonto cileno nella catena montuosa del sale, che trova nelle Valli di Marte e della Luna una cornice perfetta.
Durante l’escursione si potranno anche ammirare diverse formazioni rocciose simili a dune di sabbia e numerose conformazioni saline, le cui cime al tramonto si tingono di arancio e viola per dare spazio pian piano al blu intenso della notte e alla suggestiva Cruz del Sur (la Croce del Sud), una costellazione visibile solo da questo emisfero.
Il sapore del Cile in un distillato
Se capitate da queste parti sentirete spesso pronunciare la parola pisco, utilizzata in genere per indicare diverse cose: una famosa città portuale peruviana, un’anfora di terracotta impiegata per la fermentazione del vino e, in lingua quechua, un uccello. In Perù e in Cile questo termine viene, invece, utilizzato per indicare il brandy di colore ambrato prodotto nelle regioni vinicole di quelle zone.
Prodotto distillando il succo d’uva fermentato in uno spirito ad alta gradazione, è stato sviluppato dai coloni spagnoli del XVI secolo come alternativa all’Orujo, un brandy di vinacce importato dalla Spagna.
Secondo il disciplinare, l’autentico Pisco cileno deve essere prodotto nelle due regioni D.O. (Denominazione di Origine) di Atacama e Coquimbo, istituite nel 1931. Le sue varietà sono otto, ma la più diffusa è la Quebranta, prodotta con doppia distillazione in rame dell’uva autoctona peruviana ottenuta dall’incrocio di altre uve importate.
Durante l’adeguamento di alcuni dei vigneti dedicati alla produzione del distillato, venne utilizzata anche una variante del nostro Moscato bianco, sapientemente miscelato con uve Torontel e Pedro Jiménez.
San Francisco de Chiu Chiu
Una delle città più belle della regione di Antofagasta è sicuramente San Francisco de Chiu Chiu, una cittadina cilena situata a 30 km a est della città di Calama e a 2.525 metri sul livello del mare. Ciò che la rende davvero unica nel suo genere è il fatto che si trovi proprio al centro di una rigogliosa oasi che, in epoca preispanica, faceva parte del Cammino Inca.
Inizialmente fu conquistata ed evangelizzata dagli spagnoli, per poi diventare teatro di numerosi combattimenti tra l’esercito cileno e la guerriglia boliviana durante la Guerra del Pacifico alla fine del XIX secolo. Oggi la città ospita uno dei monumenti nazionali più celebri e conosciuti al mondo, l’imponente Chiesa di San Francisco costruita nel 1540 con decorazioni interamente realizzate in legno di cactus.
Se capitate da quelle parti nella prima settimana di ottobre potrete anche partecipare alla festa patronale che si svolge ogni anno in Plaza de chiu chiu, così da assaporare i prodotti gastronomici della zona (come bietole, mais e carote) e la famosa pataca, uno stufato tipico della regione a base di mais, patate, verdure e carne di lama.
San Pedro de Atacama
Per visitare il deserto di Atacama si può fare base a San Pedro de Atacama, una città della provincia di El Loa a circa 106 km a sud-est di Calama e della miniera di rame di Chuquicamata, che offre uno scorcio molto suggestivo del vulcano Licancabur. Prima, però, di intraprendere la vostra escursione, vi consigliamo di fare una capatina al Museo Archeologico R. P. Gustavo Le Paige, dove sarà possibile ammirare una vasta collezione di cimeli e manufatti tipici della regione.
La città si sviluppa attorno a un’oasi nella Puna de Atacama ed è famosa per la lavorazione artigianale di vimini e ceramiche, che potrete acquistare nei numerosi negozi di souvenir del centro storico, insieme ai prodotti enogastronomici tipici di Atacama.
Inoltre, ci sono diverse attività escursionistiche che si possono intraprendere appena fuori dalle mura della città, dalle arrampicate sulle creste rocciose all’astronomia amatoriale, fino ai tour esplorativi e all’emozionante sandboarding nel deserto.
Il museo archeologico di San Miguel de Azapa
Un’altra città che merita assolutamente una visita è San Miguel de Azapa, un piccolo villaggio della provincia di Arica ubicato al centro dell’incantevole Valle di Azapa. Per chiunque si rechi a El Norte Grande sarà d’obbligo una visita al famoso Museo Archeologico e Antropologico di San Miguel de Azapa che, tra i suoi tanti reperti storici provenienti dalle culture Chinchorro e Tijuana, vanta una delle mummie più antiche del mondo.
Di fronte all’edificio, sulla riva sud del fiume San José, sorge il Pucará de San Lorenzo, un sito archeologico situato su una collina nel comune di Arica, dove sarà possibile ammirare i geroglifici di Azapa risalenti alla cultura Tiwanaku, tra l’VIII a.C e l’anno 1000.
Inoltre, poco distante dal sito, c’è una roccaforte peruviana del XII secolo che è stato uno dei luoghi chiave della Guerra del Pacifico, per poi ospitare il Museo de las Armas che commemora proprio quelle battaglie.
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