Nel cuore delle Prealpi Bresciane sorge uno spettacolare itinerario escursionistico che attraversa Corna Trentapassi e permette di ammirare dall’alto il Lago d’Iseo, la Valle Camonica e la cima del Monte Guglielmo. Scopriamo i sentieri e il percorso completo per vivere questa emozionante full immersion nella natura incontaminata.
Se capitate nella zona della Lombardia orientale nel periodo che va da aprile a novembre, non limitatevi solamente a visitare le città di Brescia e Bergamo, ma approfittatene per esplorare anche Corna Trentapassi, una vetta delle Prealpi Bresciane alta 1.248 metri che vi regalerà non poche sorprese. Oltre a segnare l’inizio della val Camonica, gode di una posizione privilegiata sul Lago d’Iseo con numerosi punti panoramici e scorci molto suggestivi per godersi un’emozionante escursione tra boschi, cime rocciose e paesaggi mozzafiato.
Pur non essendo una montagna altissima, il panorama dall’alto dei sui tre “punzoni” è a dir poco spettacolare, spaziando dalle famose vette orobie alle alte cime camune. Dal momento che i sentieri escursionistici della zona collegano alcuni siti di grande imponenza paesaggistica e ambientale, vale la pena conoscerli nel dettaglio per vivere una giornata emozionante a contatto con la natura.
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I sentieri per la cima
La Corna Trentapassi è una montagna delle Prealpi Bresciane che fiancheggia la sponda orientale del Lago d’Iseo e presenta tre cime ben delineate di rocce calcaree. È situata a pochi chilometri dall’altrettanto famoso Monte Guglielmo, con cui condivide la storpiatura del nome dovuta a una cattiva traduzione del toponimo bresciano “Trè Tapàsch” (tre punzoni), che in italiano è diventato “Trentapassi”.
Per raggiungere la vetta ci sono quattro itinerari con diversi livelli di difficoltà: il più arduo è quello che parte da Toline, frazione a sud-ovest di Pisogne con altitudine di 188 metri, e costeggia il versante nord della montagna seguendo il segnavia CAI n. 212. Si tratta di un sentiero particolarmente ripido che nel tratto finale attraversa la via ferrata trentapassi, richiedendo quindi l’uso di un equipaggiamento tecnico adatto (casco, corda da arrampicata, imbracatura, dissipatore e così via).
Le numerose difficoltà tecniche che si incontrano lungo il percorso e alcuni delicati passaggi su ripidi spuntoni rocciosi lo rendono adatto a trekker allenati e attrezzati, che dovranno affrontare un dislivello di 1.060 metri con un tempo di percorrenza complessivo di circa tre ore.
Per salire su Corna Trentapassi da Vello, frazione di Marone, si può prendere il segnavia CAI n. 263 alla volta del sentiero escursionistico con difficoltà EE (Escursionisti Esperti), che si sviluppa prevalentemente in cenge e tratti verticali piuttosto impegnativi per un totale di 2 ore e 30 minuti di cammino, oppure il segnavia n. 265 per intraprendere il percorso più semplice – ma anche più lungo – che sale tra prati terrazzati coltivati a vite verso l’Anticima est Corna Trentapassi, dove sorge un bellissimo Crocifisso in metallo. Dal 2011, entrambi i sentieri ospitano una spettacolare gara podistica chiamata – appunto – Trentapassi Skyrace
L’ultimo itinerario è quello che parte da Zone – a circa venti chilometri dal comune di Iseo – e prosegue lungo la mulattiera con segnavia CAI n. 229. Oltre a essere uno dei sentieri bresciani più brevi per raggiungere la vetta della montagna, è per molti aspetti anche il meno impegnativo e, quindi, adatto anche alle famiglie con bambini, richiedendo all’incirca 1 ora e 30 minuti di cammino.
Itinerario da Zone alla Corna Trentapassi
La vetta di Corna Trentapassi regala paesaggi unici immersi nella natura e ci si sale per vedere il panorama offerto dal Lago d’Iseo e dal suo spettacolare Monte Isola. Durante la salita si può ammirare anche il profilo del Monte Guglielmo e di Punta Almana (1.390 metri) situata al centro di un grande anfiteatro naturale che sovrasta la Val Trompia.
Come dicevamo, il percorso più breve e agevole per raggiungere la cima è quello che parte da Zone, più precisamente in frazione Cusato. Al centro del paese ci sono numerosi parcheggi pubblici tra Via Aldo Moro e Via Trenta Passi dove lasciare l’auto. Per salire su Corna Trentapassi da Zone si può prendere il sentiero 229 che sale, in leggera pendenza, all’interno di un bosco percorrendo una mulattiera acciottolata in ottime condizioni, oppure il 229A se si preferisce un itinerario più impegnativo che permetta di attraversare una piccola parte di cresta.
In ambedue i casi, dopo circa trenta minuti di cammino, si raggiunge il Forcellino di Zuf dove una sosta sarà d’obbligo per godere di un panorama mozzafiato sulla costa sud del lago e su Montisola. Dopo la breve pausa di contemplazione, si riparte percorrendo l’ultimo ripido tratto che in breve tempo permette di raggiungere il primo dei tre “punzoni” della Corna Trentapassi (anticima est), dove si erge l’imponente croce metallica a cui abbiamo accennato e da cui si può scorgere chiaramente sia la vetta della montagna sia l’anticima occidentale, raggiungibile solo attraverso la ferrata che sale dal comune di Toline.
Da qui, si percorre l’ultimo tratto di sentiero che arriva in cima e da cui si apre a sud una spettacolare vista sul lago d’Iseo e Monte Vignole, mentre rivolgendo lo sguardo a nord si potrà ammirare il Monte Guglielmo, la Val Camonica e l’Adamello.
Itinerario da Pisogne alla Corna Trentapassi
Tra le numerose salite bresciane che permettono di raggiungere la vetta della Corna Trentapassi, la più suggestiva è sicuramente quella che parte da Pisogne, perché attraversa un tratto dell’antica strada romana Valeriana, ben recuperata dalla Comunità Montana del Sebino Bresciano.
Dopo aver parcheggiato il veicolo a Govine, piccola frazione a sud di Pisogne, si attraversa il ponticello al centro del paese e si prende il sentiero CAI n. 205. Da qui, si sale lungo una mulattiera abbastanza ripida che attraversa un fitto bosco di castagni e arriva al Santuario di San Bartolomeo. Poco dopo troviamo un bivio che permette di decidere se proseguire verso la Valeriana o continuare sul sentiero 205, nel qual caso si attraverserà la piccola frazione di Sedergno per poi salire fino ad arrivare alla Croce di Zone (902 metri).
In questo punto la strada si incrocia con il sentiero che parte da Zone, ma percorrendo sempre il numero 205 si potrà passare accanto a un antro roccioso da cui ammirare a nord i Corni Capreni prima di raggiunge la Forcella orientale (942 metri). Quindi, si comincia a salire leggermente di quota e con un ultimo sforzo si arriva sulla cima posta a 1.248 metri, da cui si potrà ammirare un magnifico panorama di tutto il Lago d’Iseo e delle montagne camune.
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