Trekking al rifugio e al monte Pizzoc: i percorsi più belli

Ultimo aggiornamento: 03.12.24

 

Oggi vi portiamo nel cuore delle Prealpi Trevigiane alla scoperta del Monte Pizzoc e delle sue bellezze naturali e paesaggistiche. Ecco i percorsi di trekking più belli da fare in zona per vivere un’esperienza unica circondati da una magica atmosfera tra altissimi faggi e panorami mozzafiato.

 

Con i suoi 1.565 metri d’altitudine, il Monte Pizzoc è la cima più elevata della provincia di Treviso, la cui sommità rappresenta un ottimo punto panoramico per osservare le imponenti vette dell’Alpago, le Dolomiti Venete, i laghi della Val Lapisina e la dorsale del Monte Visentin nelle Prealpi Bellunesi. Nelle giornate più limpide è possibile scorgere anche il Golfo di Trieste e la pittoresca Laguna di Venezia.

Data la sua modesta altezza, si può raggiungere la cima anche in auto o con la moto, ma se volete vivere un’esperienza incredibilmente suggestiva a contatto con la natura e la fauna locale, vi suggeriamo di intraprendere uno dei numerosi itinerari ad anello che risalgono le pendici del monte e raggiungono il Rifugio Vittorio Veneto, situato praticamente a ridosso della vetta.

Se l’idea vi alletta, in questo articolo proponiamo i percorsi di trekking più belli ed emozionanti per visitare Cansiglio e vivere una giornata rilassante passeggiando in luoghi ricchi di fascino e poesia.

L’Anello del Cansiglio

Il primo percorso escursionistico che vi suggeriamo permette di arrivare alla località di Vallorch un grazioso villaggio cimbro dell’altopiano del Cansiglio – risalendo le pendici del Pizzoc con una lunghezza complessiva di circa sedici chilometri e un tempo totale di percorrenza stimato in circa sei ore.

Una volta arrivati al Rifugio Sant’Osvaldo, situato in una splendida posizione sulla Piana del Cansiglio, si prende il sentiero escursionistico lungo la strada forestale che porta alla località Palughetto, dove troviamo una torbiera con diversi scavi archeologici che hanno permesso il ritrovamento di numerosi manufatti litici e fossili di antiche specie vegetali risalenti a migliaia di anni fa.

Da qui percorriamo il sentiero CAI n. 922 che attraversa un magnifico bosco misto di faggi e abeti rossi, al termine del quale il tracciato confluisce sulla Strada del Taffarel che conduce al villaggio di Vallorch con le sue pittoresche case in legno che ospitano gli eredi dei boscaioli e degli scatoleri giunti qui alla fine del 1700.

Dopo la doverosa visita del paesino, si può completare l’anello del Cansiglio percorrendo a ritroso il sentiero che attraversa la piana e riporta al parcheggio del Rifugio Sant’Osvaldo. Chi, invece, vuole proseguire lungo gli itinerari del bosco del Cansiglio, dalla località di Vallorch può seguire il segnavia “S” fino all’incrocio con il percorso 980-H3. Arrivati al bivio bisogna svoltare a destra per raggiungere in circa trenta minuti di cammino il rifugio Pizzoc sulla cima del monte, dove l’altimetro segnerà un’altezza di 1.540 metri.

Il sentiero “Terra Nera”

Anche se il nome non promette niente di buono, in realtà il “Terra Nera” è uno dei più suggestivi e affascinanti sentieri del Cansiglio, offrendo panorami davvero spettacolari come quello della chiesetta di Sant’Antonio lungo la strada del “Santo”.

Il percorso è abbastanza semplice e si caratterizza per il continuo alternarsi di tratti pianeggianti e in salita che lo rendono molto piacevole per passeggiare e rilassarsi circondati dalla natura. Il punto di partenza è alla borgata di Sonego, una piccola ma caratteristica frazione di Fregona dove si potrà lasciare l’auto e proseguire a piedi verso nord su Via Cal De Casal.

Oltrepassato il capitello votivo di San Floriano, si arriva prima a uno slargo sterrato sul torrente Carron e dopo una decina di metri al bivio per il sentiero Terra Nera (981a), che sale in direzione della strada cementata “Del Santo” verso la piana di Cadolten. Da qui, tenendo la sinistra, si risale fino alla Casa della Forestale e si arriva in breve a Malga Coro, da dove sarà possibile raggiungere la vetta del Monte Pizzoc e il Rifugio. Per il ritorno, si potrà percorrere a ritroso la forestale “del Santo” per tornare sul sentiero Terra Nera e al punto iniziale del percorso.

 

Il Sentiero del Bracconiere

Un altro itinerario molto interessante per raggiungere il Rifugio Città di Vittorio Veneto attraversando Pian Del Cansiglio è il Sentiero del Bracconiere, un anello escursionistico che parte dalla Casa Forestale in località Cadolten e arriva fino alla cima del Monte Pizzoc.

Una volta imboccato il sentiero CAI n. 981, ben segnalato dai segnavia, si raggiungono le casere diroccate del Monte Croce circondate da vaste radure popolate da cavalli e mucche. Una volta superate le strutture, il tracciato riprende a salire alla volta di Mandre, un’altra caratteristica località cara ai fregonesi dediti alla pastorizia e alla caseificazione. Da qui, si prosegue in direzione ovest sull’Alta Via n. 6 (sentiero 980) che sale verso la dorsale e porta sulla cima principale del Pizzoc a ridosso del rif. Città di Vittorio Veneto, da cui si apre una bella vista della zona fino al ben visibile monte Millifret.

 

Pont de Fer e Grotte del Caglieron

Se vi state chiedendo cosa vedere a Pian del Cansiglio, vi consigliamo di fare una tappa alle Grotte del Caglieron, raggiungibili mediante un itinerario escursionistico caratterizzato da spettacolari panorami che spaziano dalle Dolomiti alla costa adriatica. Il percorso parte dal paese di Fregona e prosegue in salita lungo il sentiero 1037B, che dopo aver attraversato un boschetto di faggi conduce a uno spazio verde puntellato di campi coltivati e meravigliosi prati fioriti.

Tenendo la sinistra, si scende lungo un sentiero ciottolato che attraversa il “Pont de Fer” sul torrente Carron, situato nel cuore del Parco del Cansiglio. Una volta attraversato il ponte si arriva al piccolo borgo di Breda dove inizia il percorso delle Grotte del Caglieron, costituite da suggestive cavità rocciose, in parte scavate dal torrente e in parte create artificialmente dall’uomo, da cui nascono delle spettacolari cascate alte parecchi metri che nell’area più profonda si arricchiscono di grandi ammassi rocciosi calcarei.

Il Sentiero del Torchiato

Infine, a chi vuole fare delle rilassanti passeggiate nel Cansiglio, assaporando sia i suggestivi paesaggi di Fregona sia i prodotti enogastronomici locali, consigliamo il Sentiero del Torchiato che attraversa le aree in cui vengono realizzate due eccellenze vinicole della zona: il Boschera IGT, una varietà vitata autoctona dei Colli Trevigiani che rientra nel disciplinare di produzione del Conegliano-Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, e il Torchiato di Fregona DOCG, un ottimo vino passito ottenuto dal blend di vitigni Glera, Verdiso e Boschera, tipici di queste zone.

Il percorso attraversa i pittoreschi abitati di Osigo e Borgo Luca, passando in mezzo a vigneti, antichi edifici in pietra e aree boschive di rara bellezza. In zona consigliamo di visitare il Torchio del Col di Osigo, situato al centro dell’omonima borgata, e le colline di Luca, da dove si potrà godere di una vista privilegiata su Pian di Cansiglio.

 

 

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