Il regno animale ha sempre suscitato curiosità e interesse in tutti gli amanti della natura, ma ci sono alcune specie da cui è meglio stare alla larga perché ritenute molto pericolose. Ecco una classifica dei dieci animali più letali al mondo.
A differenza di quanto comunemente si creda, la natura può essere molto pericolosa e capita spesso di imbattersi in animali che, oltre non intrattenere la migliore delle relazioni con gli esseri umani, possono risultare letali per chi osa avvicinarsi a loro anche solo per ammirarne la bellezza o la particolarità. Qui di seguito vi proponiamo una classifica dei dieci animali che è meglio evitare.
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I 10 animali più pericolosi del mondo
1. L’ippopotamo
Nei cartoni animati gli ippopotami vengono spesso rappresentati come animali grossi, simpatici e anche un po’ goffi. Tuttavia, come spesso accade, la realtà è molto diversa da come viene mostrata sullo schermo e anche una creatura apparentemente innocua e tranquilla come l’ippopotamo può trasformarsi nell’animale più pericoloso al mondo.
Oltre ad avere una pelle estremamente spessa e difficile da penetrare, questi grossi mammiferi erbivori hanno zanne molto spesse e taglienti, capaci di tranciare con un sol morso anche una piccola imbarcazione.
Pertanto, se volete osservare questi giganti selvatici nel loro habitat naturale è consigliabile tenersi a debita distanza dal branco e non passeggiare sulla loro strada perché, nonostante le zampe corte, un ippopotamo spaventato o minacciato è in grado di correre a una velocità fenomenale (fino a 48 km/h), investendo tutti gli sfortunati turisti che si trovano sul suo cammino.
Quindi non fatevi ingannare dal suo lato buffo e divertente, perché se doveste malauguratamente trovarvi faccia a faccia con un ippopotamo inferocito, non ci sarà kit di sopravvivenza che potrà salvarvi dalla sua ferocia.
2. L’orso polare
Sebbene l’orso polare somigli a un tenero peluche gigante da strapazzare di coccole e baci, in realtà è uno degli animali più pericolosi al mondo. In genere si nutre di foche, pesci e uccelli marini che dilania facilmente con i suoi affilatissimi artigli, ma in caso di pericolo o carestie potrebbe anche attaccare l’uomo per difendere il territorio e cibarsi della sua carne.
Pertanto, se vi capita di imbattervi in un orso polare arrabbiato o affamato, meglio resistere alla tentazione di abbracciarlo e scappare a gambe levate prima che si accorga della vostra presenza.
3. La tenia
Pur non essendo l’animale più grande del mondo, questo parassita pluricellulare (noto anche come “verme solitario”) può essere davvero letale per l’organismo che lo ospita.
Come sicuramente saprete, avere dei parassiti nel corpo può scatenare sintomi e problemi di salute molto gravi, e la tenia non fa di certo eccezione visto che, una volta insediatasi nell’intestino dell’uomo, ne danneggia il sistema immunitario e distrugge progressivamente gli organi interni.
Sebbene la maggior parte delle persone che soffrono di infezione da verme solitario vivano nei Paesi poveri, il numero di pazienti colpiti purtroppo supera i cinquanta milioni anche in altre zone del mondo e più il tempo di permanenza del parassita nel corpo è lungo, più è difficile liberarsene.
Le tenie più letali sono quelle appartenenti al specie solium (la cosiddetta Tenia di maiale), la cui presenza è spesso causa di cisticercosi che può interessare sia i muscoli sia il sistema nervoso centrale.
4. Il Triatominae
Sono molti gli insetti pericolosi da cui è bene tenersi alla larga, ma uno dei più letali è sicuramente il Triatominae Jeannel, un eterottero dell’ordine dei Rincoti molto diffuso nel Sud America. Come la maggior parte degli insetti succhiatori, anche la puntura di questa cimice è terribilmente fastidiosa e portatrice di molte malattie difficili da curare e spesso anche mortali, una caratteristica che gli è valso il nome di “assassino gentile”.
Il pericolo principale del morso di Triatominae è rappresentato dalla malattia di Chagas (o tripanosomiasi americana), i cui sintomi sono molto difficili da riconoscere: può passare anche un mese prima che la persona contagiata manifesti i primi segnali della patologia, che in genere coincidono con la comparsa di disfunzioni cardiache e intestinali.
Anche dopo la diagnosi del medico non c’è scampo da questa terribile malattia e, visto che a oggi non esistono ancora vaccini in grado di debellarla, le terapie farmacologiche che vengono somministrate al paziente possono solo prolungarne la vita di qualche mese.
5. Il coccodrillo marino
Oltre a essere la specie di coccodrillo più grande del mondo e il predatore terrestre più letale in assoluto, il Crocodylus porosus detiene il record del morso più potente mai registrato, risultando persino dieci volte più letale di quello della tigre o dello squalo più pericoloso.
Pertanto, se stavate pensando a un’escursione avventurosa in Australia, Papua Nuova Guinea e nelle regioni Indo-pacifiche, meglio evitare incontri troppo ravvicinati con un coccodrillo marino, il cui morso è in grado di esercitare una pressione di circa 3.500 kg per centimetro quadrato.
6. Inland taipan
Considerando unicamente i rettili terrestri, il serpente più velenoso al mondo è il Taipan (genere Oxyuranus), di cui ne esistono tre specie: l’Inland taipan, il Taipan temporalis e il Taipan costiero, tutte diffuse in Australia.
Fortunatamente, nonostante la loro elevata velenosità, a oggi sembra non aver ancora mietuto vittime umane, quindi se non volete essere voi i primi meglio rimanere molto lontani da questi pericolosi serpenti.
7. Il barracuda
Se pensavate che gli unici pesci pericolosi per l’uomo fossero gli squali abbiamo brutte notizie per voi, perché esiste un altro temibile predatore marino in grado di attaccare le persone nell’acqua.
Stiamo parlando del barracuda, un pesce d’acqua salata della famiglia degli Sphyraenidae che si distingue per il suo grande appetito. Oltre ad avere una bocca molto grande e denti affilatissimi, non è particolarmente esigente in fatto di gusti e attacca qualsiasi creatura potenzialmente commestibile che può incontrare sul suo cammino, che si tratti di un pesciolino o del piede di un turista che nuota.
Ovviamente, se si incontra un barracuda non si corre il rischio di essere sbranati completamente, ma le ferite causate dai suoi morsi possono comunque provocare gravi emorragie che rischiano di portare alla morte.
8. Il pesce palla giapponese
Anche il Torafugu (comunemente conosciuto come pesce palla giapponese) viene considerato il pesce più pericoloso del mondo perché la pelle, i muscoli e altri organi del corpo contengono una potentissima neurotossina che, se ingerita, provoca paralisi, convulsioni e morte. In Asia Orientale le sue carni sono molto pregiate e vengono consumate regolarmente dopo un’adeguata preparazione.
9. Cubozoa Werner
Conosciuta anche “cubomedusa” per la particolare forma cubica dell’ombrello, la Cubozoa Werner rientra tra gli animali più pericolosi delle acque Indo-pacifiche a nord dell’Australia poiché i suoi numerosi tentacoli sono in grado di iniettare una potentissima tossina alle vittime.
Nonostante esistano validi antidoti contro il suo veleno, la sostanza è così rapida ed efficace che chi viene anche solo sfiorato dalla medusa spesso muore prima di riuscire a raggiungere l’ospedale o sperimenta dolori lancinanti per settimane.
10. La rana freccia
Questo piccolo anfibio dall’aspetto apparentemente innocuo è in realtà la rana più velenosa al mondo, visto che bastano appena due microgrammi del suo veleno per uccidere un uomo adulto.
A rendere estremamente letale questo animale è il fatto che basta anche solo sfiorare la sua pelle rugosa per incorrere nell’avvelenamento, tanto è vero che gli indigeni locali erano soliti strofinare le punte delle loro frecce su queste rane (da cui appunto il nome) per immobilizzare rapidamente gli animali che cacciavano nelle foreste colombiane.
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